51esima Edizione del Festival di Borgio Verezzi con dieci spettacoli sul potere in tutte le sue sfaccettature

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Comincia la stagione estiva e Borgio Verezzi come ogni anno mette in scena i suoi testi migliori, di cui otto in “prima nazionale”, un’anteprima e un evento all’interno delle grotte. La 51esima edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi in corso dall’8 luglio al 24 agosto in 22 serate, propone il meglio della drammaturgia dalla commedia al dramma avendo come tema portante il “potere” in tutte le sue sfaccettature. Il Direttore Artistico, Stefano Delfino, che è in carica dal 2002 spiega che il Festival si propone di andare verso il futuro con rinnovamento e dedizione verso i classici e con uno sguardo alla drammaturgia straniera. Continua a leggere

Al Teatro Ghione “Camera con vista”, un ritratto sulla vita e le emozioni di dentro

Camera con vista
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Camera con Vista” nel 1986 che vinse tre premi Oscar, è stato un potente film di immagini e di poetiche affermazioni che ha dato linfa vitale al cinema internazionale e ad una generazione come la mia che ancora oggi rivive di quelle atmosfere naturalistiche e della dirompente inquietudine dei personaggi principali, presi dalla stretta e inesauribile forza dell’amore. Continua a leggere

Il Teatro Ghione dedica la stagione 2016/17 al grande maestro Giorgio Albertazzi

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Una stagione dedicata a Giorgio Albertazzi, grande maestro del teatro italiano, scomparso da poco. Il Teatro Ghione omaggia così il Giorgio nazionale, mettendo in campo per la stagione 2016/17, un buon numero di commedie di tradizione e innovative.

Dal 20 al 25 settembre va in cartellone “Quando eravamo repressi 3.0”. una commedia che fu rappresentata per la prima volta nel 1990 e interpretata da Alessandro Gassman, Lucrezia Lante Della Rovere e Francesca D’Aloya. La piecè è stata scritta da Pino Quartullo che anche in questa occasione ne firma la regia, mettendo in scena Annabella Calabrese, Ladislao Liverani, Francesca Bellucci e Luca Paniconi. Dopo 26 anni Quartullo la riassembla con attori nati quando nacque l’opera, ecco la novità più saliente.

Dal 4 al 16 ottobre è la volta di “Camera con vista” di Edward Morgan Forster, con la traduzione e l’adattamento di Antonia Brancati ed Enrico Luttmann. In scena Paola Quattrini, Selvaggia Quattrini, Stefano Artissunch e la partecipazione di Evelina Nazzari.

Segue “Da me alle cinque” di Pierre Chesnot con Pino Insegno e Alessia Navarra, per la regia di Alessandro Prete, in cartellone dal 18 al 30 ottobre.

Dall’1 al 20 novembre Giuseppe Pambieri interpreta il “Re Lear” di William Shakespeare, per la regia di Giancarlo Marinelli.

Alessio Di Clemente è interprete di un monologo “Mister Meno 9” di Giorgio Serafini Prosperi dal 24 al 27 novembre.

Data secca del 27 novembre alle 21 per “Heysel, tutti sapevano tranne loro”, scritta e interpretata da David Gramiccioli.

Il 28 e il 29 novembre, i giovanissimi del Ghione portano alla ribalta un classico shakespeariano come “Sogno di una notte di mezza estate”, per la regia di Selene Gandini.

Dall’1 all’11 dicembre va in scena “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello con Laura Lattuada, Felice Della Corte, Pietro De Silva, Riccardo Barbera e Paolo Perinelli, per la regia di Claudio Boccaccini.

Dal 16 dicembre all’8 gennaio “Io e lui” di Alberto Moravia, avrà come protagonisti Paolo Triestino e Nicola Pistoia, per la regia di Massimo De Rossi.

Sarà poi la volta di “Cuori scatenati”, in scena dal 10 al 29 gennaio, scritto e diretto da Diego Ruiz con Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria.

Antonio Grosso, scrive e interpreta “Certe Notti”, dal 31 gennaio al 19 febbraio, per la regia di Giuseppe Miale di Mauro e si accompagna alla bella Rocio Munoz Morales.

Dal 24 febbraio al 19 marzo va in scena “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, per la regia di Daniele Salvo.

Dal 21 al 26 marzo è in cartellone “Aulularia ovvero l’Avaro di Plauto” di Tito Maccio Plauto con Edoardo Siravo e Stefania Masala, per la regia di Massimiliano Giovannetti.

Dal 31 marzo al 9 aprile Glauco Mauri e Roberto Sturno interpretano “Serata Shakespeare, il canto dell’usignolo”, per la regia di Glauco Mauri, con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Zappalorto.

Dal 20 aprile al 14 maggio va in scena “Non aver paura è solo uno spettacolo”, scritto e diretto da Eduardo Aldan, su progetto artistico di Gianluca Ramazzotti, con la versione italiana di Franco Ferrini.

Al Teatro Ghione: “Arsenico e Vecchi Merletti”

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Di Paola Aspri

Portare in scena “Arsenico e vecchi merletti” non è cosa da poco, perché tutti ricordano l’interpretazione vivace e dinoccolata di Cary Grant nel cult cinematografico del 1944,  diretto da Frank Capra, film che è tra i primi cento della storia del cinema e si fregia di tanti commenti positivi del pubblico e dei critici di tutte le epoche. Ora la trasposizione teatrale di Joseph Kesselring è portata alla ribalta da Giancarlo Marinelli che si avvale di due grandi del boccascena come, Paola Quattrini e Ivana Monti per dare una connotazione di noir fiabesco alla storia. Le due zie, Abby e Martha che aiutano a morire gli esseri umani a cui manca ogni speranza per andare avanti nella vita, sono la ciliegina sulla torta di un racconto scenico che vive di colpi di scena surreali e paradossali con personaggi che sembrano usciti da una fiaba nera. Le due assassine  vivono insieme al nipote picchiatello Teddy che si crede di essere il Presidente Roosvelt e che è complice delle malefatte delle donne occultando i cadaveri.  L’arrivo del nipote Mortimer che vuole rendere le zie partecipi del suo matrimonio con Elaine,  renderà tutto più difficile. Il nipote scoperte le malefatte delle donne si convincerà a far internare Teddy per porre fine alla pazzia delle ziette, ma sopraggiunge Johnatan, l’altro nipote, un pluriomicida che ha il volto segnato dagli innumerevoli interventi di chirurgia facciale. Il finale è un colpo di scena che denuncia la follia estrema dei personaggi raccontati con l’humour nero di matrice inglese che assolve qualsiasi punto di vista estremo. Niente da dire sulla messinscena che è assolutamente in linea con la commedia originale, accompagnata da una magnifica scenografia fabulistica che ben si adatta al vivere delle due zie, avulse dalla realtà e con una visione comportamentale naif. Paola Quattrini e Ivana Monti sono eccezionali nel dare vita a personaggi sopra le righe, particolarmente eccentrici, sia nel modo di apparire e di muoversi. Sergio Muniz è un elegante e divertente Mortimer Brewster, con un accento spagnolo e un fascino a cui gli si perdona qualche piccola defaillance recitativa. Andrea Cavatorta, Paolo Perinelli, Serena Marinelli, Peppe Bisogno, Francesco Marinelli e Paolo Lorimer sono bravi nel caratterizzare caratteri, usciti da una caotica dimensione del vivere. Da vedere. Si replica al Teatro Ghione fino al 10 gennaio.