Al Teatro Ghione “Quando eravamo repressi 3.0”

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Quando eravamo repressi” può considerarsi un cult teatrale a tutti gli effetti, Pino Quartullo lo coccola e lo vizia come il primo amore, cercando anche in questa edizione a cui aggiunge al titolo un 3.0 (essendo la terza edizione) una nuova e rinnovata forza drammaturgica e attualizzandolo qua e là con piccole aggiunge al linguaggio già innovativo che lo rende un evergreen adatto a tutte le stagioni della vita. Continua a leggere

Il Teatro Ghione dedica la stagione 2016/17 al grande maestro Giorgio Albertazzi

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Una stagione dedicata a Giorgio Albertazzi, grande maestro del teatro italiano, scomparso da poco. Il Teatro Ghione omaggia così il Giorgio nazionale, mettendo in campo per la stagione 2016/17, un buon numero di commedie di tradizione e innovative.

Dal 20 al 25 settembre va in cartellone “Quando eravamo repressi 3.0”. una commedia che fu rappresentata per la prima volta nel 1990 e interpretata da Alessandro Gassman, Lucrezia Lante Della Rovere e Francesca D’Aloya. La piecè è stata scritta da Pino Quartullo che anche in questa occasione ne firma la regia, mettendo in scena Annabella Calabrese, Ladislao Liverani, Francesca Bellucci e Luca Paniconi. Dopo 26 anni Quartullo la riassembla con attori nati quando nacque l’opera, ecco la novità più saliente.

Dal 4 al 16 ottobre è la volta di “Camera con vista” di Edward Morgan Forster, con la traduzione e l’adattamento di Antonia Brancati ed Enrico Luttmann. In scena Paola Quattrini, Selvaggia Quattrini, Stefano Artissunch e la partecipazione di Evelina Nazzari.

Segue “Da me alle cinque” di Pierre Chesnot con Pino Insegno e Alessia Navarra, per la regia di Alessandro Prete, in cartellone dal 18 al 30 ottobre.

Dall’1 al 20 novembre Giuseppe Pambieri interpreta il “Re Lear” di William Shakespeare, per la regia di Giancarlo Marinelli.

Alessio Di Clemente è interprete di un monologo “Mister Meno 9” di Giorgio Serafini Prosperi dal 24 al 27 novembre.

Data secca del 27 novembre alle 21 per “Heysel, tutti sapevano tranne loro”, scritta e interpretata da David Gramiccioli.

Il 28 e il 29 novembre, i giovanissimi del Ghione portano alla ribalta un classico shakespeariano come “Sogno di una notte di mezza estate”, per la regia di Selene Gandini.

Dall’1 all’11 dicembre va in scena “Così è se vi pare” di Luigi Pirandello con Laura Lattuada, Felice Della Corte, Pietro De Silva, Riccardo Barbera e Paolo Perinelli, per la regia di Claudio Boccaccini.

Dal 16 dicembre all’8 gennaio “Io e lui” di Alberto Moravia, avrà come protagonisti Paolo Triestino e Nicola Pistoia, per la regia di Massimo De Rossi.

Sarà poi la volta di “Cuori scatenati”, in scena dal 10 al 29 gennaio, scritto e diretto da Diego Ruiz con Sergio Muniz, Francesca Nunzi, Diego Ruiz e Maria Lauria.

Antonio Grosso, scrive e interpreta “Certe Notti”, dal 31 gennaio al 19 febbraio, per la regia di Giuseppe Miale di Mauro e si accompagna alla bella Rocio Munoz Morales.

Dal 24 febbraio al 19 marzo va in scena “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello, per la regia di Daniele Salvo.

Dal 21 al 26 marzo è in cartellone “Aulularia ovvero l’Avaro di Plauto” di Tito Maccio Plauto con Edoardo Siravo e Stefania Masala, per la regia di Massimiliano Giovannetti.

Dal 31 marzo al 9 aprile Glauco Mauri e Roberto Sturno interpretano “Serata Shakespeare, il canto dell’usignolo”, per la regia di Glauco Mauri, con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Giovanni Zappalorto.

Dal 20 aprile al 14 maggio va in scena “Non aver paura è solo uno spettacolo”, scritto e diretto da Eduardo Aldan, su progetto artistico di Gianluca Ramazzotti, con la versione italiana di Franco Ferrini.

Al teatro Brancaccino "IL MIO TESTIMONE DI NOZZE"

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Di Paola Aspri

Coraggio premiato quello di Pino Quartullo che ha adattato per la prima volta in Italia, la commedia francese di Jean Luc Lemoine. “Il mio testimone di nozze”, in questi giorni al Teatro Brancaccino per la riuscita plateale.

La pièce è stata scritta da un autore dei nostri giorni che ha trovato in Quartullo il giusto traghettatore italiano.

Ritmi intensi e battute fulminee per un assunto che mette in luce la difficoltà di arrivare al giusto traguardo matrimoniale con la convivente consolidata da anni.

In questo caso lo zampino per distruggere un prossimo matrimonio ce lo mette l’amico del cuore di Benny, Thomas, un irriverente e inaffidabile uomo che con la sua visita improvvisa, crea confusione a non finire.

Lili oltre a vedere una minaccia nell’esplosivo amico, è invidiosa e gelosa della ragazzina che lo accompagna.

Elynea, è una diciannovenne carrozzata a dovere, che esplode di femminilità lolitesca. Immaginate cosa può accadere in una coppia vicina alla fede nuziale se irrompe una simile minaccia.

Insomma un fulmine a ciel sereno che porterà a un epilogo poco prevedibile e quindi un “coup de theatre” che lascia soddisfatti il pubblico in sala.

Non è solo la trama e il dialogo a essere efficace, è anche la tenuta scenica degli attori, perfettamente in sintonia con i loro personaggi, generosamente proiettati a una collettiva armonia attoriale.

Marco Fiorini e Siddharta Prestinari sono eccezionali nel rendere una coppia all’apparenza perfetta che poi scoppia con le dovute deflagrazioni del fato.

La Prestinari è divertente, audace nel dialogo e antipatica nei giusti tempi per contrastare la verve provocante e superficiale di Monica Volpe, quest’ultima con il fisico del ruolo, una finta oca con l’istinto del buon samaritano.

Marco Fiorini e Alberto Bognanni, raffigurano due personalità maschili agli antipodi con poche affinità amicali, quando ci sono di mezzo i sentimenti.

La regia di Pino Quartullo da un tocco in più alla già brillante e riflessiva pièce, attento a non far eccedere gli interpreti in un plot dove è facile esagerare nell’esporsi.

Un ottimo equilibrio registico accompagnato da una buona partitura attoriale e alle scenografie del bravissimo Marco Raparelli, artista esperto in derivazioni fumettistiche. In questo caso il bianco e nero della scenografia non solo riporta la cifra fumettistica, ma anche quel nostalgico mondo televisivo degli anni “70”. Da vedere. Fino al 26 ottobre, il giovedi, venerdi e sabato alle ore 21,30 e la domenica alle 17,30.