60 anni di carriera per Edoardo Vianello festeggiata alla grande sulla splendida Terrazza Caffarelli, in concomitanza con il compleanno della seconda moglie Frida.

Una serata quella del 21 settembre piena di amici di lunga data del cantautore del disimpegno e dei massimi successi della canzone italiana, quelli evergreen che sono ancora alla portata di tutte le generazioni. Per una giornalista è un divertimento assoluto essere invitati ad una festa di Edoardo, ottimo padrone di casa, grande oratore, un amante della vita e dei suoi profumi e colori. Lo splendido scenario su una Roma stellata, in una giornata che ha visto un no secco alle Olimpiadi da parte della Sindaca Raggi, ci ha portato a vivere emozioni a non finire e l’olimpiade della musica si è formata durante questo evento, nel mentre di una cena prelibata, elegante e con portate che non hanno destabilizzato la linea degli ospiti.

Si sono alternati sul palco non solo Edoardo, ma anche la sua ex moglie Wilma Goich con cui fece sodalizio nella vita, ma anche artisticamente con “I Vianella” e il colpo di scena è stata l’entrata alla ribalta di sua moglie Frida che ha dato vita ad un duetto “Tu padre cò tu madre”, mettendo allegria e giovalità.

Non sono mancati momenti divertenti, era difficile non farsi prendere dal ritmo delle canzoni di Edoardo e non ballare sulle note di “Siamo i Watussi”. A molte signore, in effetti, l’evento ha messo fuori uso bellissime scarpe, tacchi fini incastrati nelle fessure del pavimento in legno. Molte donne sono rientrate senza scarpe, ma prese dal ritmo di una festa diventata una kermesse della musica.

Tanti gli ospiti dall’ex tecnico giallorossa Rudi Garcia con la sua fidanzata Francesca Brienza, conduttrice di Roma TV che non aveva molta voglia di parlare dopo le affermazioni web sui presunti flirt con i calciatori, naturalmente smentiti da lei mezzo stampa ed anche Garcia poco propenso a parlare della Roma e dei suoi fasti e incidenti di percorso di campionato. Bertinotti  è con moglie al seguito, l’ex Presidente della Camera, non ha perso la verve dei tempi della vecchia Repubblica, dimostrandosi pronto alla battuta del nipote di Vianello che in un momento di intrattenimento verbale, tra una canzone e l’altra, interpella Fausto chiedendogli come vede il colore nero, facendo riferimento a una famosa canzone dello zio, “Sei diventata nera” e lui di tutta risposta afferma che il rosso e il nero sono i due colori preferiti, facendo riferimento al colore del Milan e alla mitica squadra di famiglia Berlusconi. Paolo Berlusconi, ospite della serata, con donna giovane e provocante vicino accusa il colpo, ormai il Milan è di proprietà dei cinesi.

Tanti i personaggi accorsi alla serata tra cui Luca Barbarossa, l’intramontabile Gianni Morandi che si fa selfie con gli ospiti tutta la sera trovando la posizione migliore per postare al meglio sui social, lui grande comunicatore del web e l’evergreen della musica italiana. Amedeo Minghi con un aplomb da signore e grande amico di Vianello. Verso la fine della serata arriva a sorpresa Fabrizio Frizzi che anche se non parla riesce a trasmettere l’emozione della serata, cantando da seduto i ritornelli delle canzoni di Edoardo, mentre Vianello inneggia i convitati a cantare il refrain dei suoi brani.

Quando poi Fabrizio Frizzi si incontra con Giancarlo Magalli, l’atmosfera diventa quella di “eravamo quattro amici al bar”, anche se loro sono solo due, mancherebbero Morandi e Minghi per fare l’anello mancante della canzone, ma loro si divertono da matti e la complicità incalza coinvolgendo anche chi giornalisticamente parlando cercherebbe lo scoop, ma le parole sono quelle di due ragazzini che giocano ad essere spiritosi, conduttori scanzonati, in stile con le canzoni di Edoardo. L’estate addosso in questa serata si fa sentire, anche se l’aria settembrina su un affaccio da Roma da sturbo ci fa ricordare che le foglie stanno per cadere e l’autunno è alle porte. Questa serata è un’illusione continua, ma è bello così, domani è un altro giorno e con Edoardo Vianello e sua moglie Frida la vita è una giostra dove i giri sono infiniti.

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