Ero in guerra ma non lo sapevo | questa sera in prima tv su Rai 1

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Questa sera su Rai 1 va in onda in prima tv “Ero in guerra ma non lo sapevo”, per la regia di Fabio Resinaro con Francesco Montanari, Laura Chiatti, Juju Di Domenico, Alessandro Di Tocco.

Gennaio 1979. Il gioielliere Pierluigi Torrigiani sta cenando al ristorante quando nel locale irrompono alcuni malviventi per rapinare i commensali. Torregiani vede uno di loro minacciare sua figlia Marisa puntandole addosso una pistola ed estrae l’arma che anche lui porta al fianco. Nella sparatoria cadono a terra morti e feriti, e per il gioielliere inizia una discesa agli inferi: nel giro di due settimane entra nel mirino dei P.A.C. in quanto “giustiziere borghese e fascista“, e dunque simbolo di una classe socioeconomica da defenestrare. Da quel momento comincia per lui una battaglia in cui l’uomo rifiuta la protezione della polizia e della scorta in nome della libertà di poter continuare a vivere la sua solita vita senza impedimenti. Ero in guerra e non lo sapevo trae ispirazione dal libro autobiografico di Alberto Dabrazzi Torregiani e Stefano Rabozzi: Alberto è il figlio adottivo di Pierluigi uscito da quell’esperienza profondamente segnato nel corpo e nello spirito, e racconta la vicenda di un uomo che si trasforma con spaventosa rapidità in un morituro.
Il tempo – questa la migliore intuizione di Fabio Resinaro, che oltre a dirigere il film ne ha anche coscritto la sceneggiatura insieme a Mauro Caporiccio e Carlo Mazzotta – è il vero protagonista della storia: un tempo che sfugge al controllo e scandisce le tappe di una storia paradigmatica, non solo per Torregiani ma per la criminalità dell’epoca, compresa quella politica. Torregiani era un orologiaio, e il dominio del tempo, così come la fiducia nel funzionamento di meccanismi che invece possono incepparsi senza possibilità di riparazione, facevano parte della sua visione del mondo. Resinaro sceglie di concentrarsi sull’uomo, evidenziandone anche i lati oscuri, tali per cui anche moglie e figli vivono con disagio il suo superomismo.

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