Questa sera su Rai 1 va in onda in replica “Adriano Olivetti La forza di un sogno”, per la regia di Michele Soavi con Luca Zingaretti, Stefania Rocca, Massimo Poggio, Francesca Cavallin. Una bella fiction con un pezzo di storia importante dell’Italia del dopoguerra. La storia di Adriano Olivetti, un uomo che inseguiva una utopia e che riuscì a realizzarla. Olivetti sognava una fabbrica che fosse un luogo di crescita culturale e morale dell’uomo.
La fabbrica come società perfetta, che potesse fare da modello al Paese. Lui ci riuscì perché poté conciliare il successo commerciale e tecnologico con la concezione umanistica dell’azienda. I suoi prodotti conquistarono il mondo anche per la loro bellezza (al Moma di New York sono esposti molto prodotti Olivetti, primo fra tutti la mitica Lettera 22). Olivetti nel 1960 aveva progettato il primo computer con molti anni di anticipo, ma fu bloccato. Con la sua morte finì tutto, anche il sogno che Adriano Olivetti aveva realizzato. È importante ricordare momenti così, in una epoca, dove trionfa l’egoismo e la mediocrità, è importante non dimenticare uomini che fecero grande l’Italia, come Adriano Olivetti.
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