Al Festival di Venezia il red carpet è più protagonista dei film in concorso

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Il Festival di Venezia è uno sfavillante tappeto rosso più che una vetrina di film. Se non ci si fa vedere in gran forma è molto meglio non passare di lì. Per chi ama le emozioni classiche, i romanticismi d’altri tempi con tutto quello che ne consegue non può essersi lasciato sfuggire la coppia George Clooney e sua moglie Amal Alamuddin, l’avvocatessa più ambita dell’universo che viene osannata come la più bella del reame mondiale, ma forse un po’ troppo sopravvalutata per essere la moglie di George.

Il simpatico e inossidabile George che piace a tutti arriva a Venezia con il suo sesto film dopo Confessioni di una mente pericolosaGood Night and Good LuckIn amore niente regoleLe idi di marzo e Monuments Men e ripresentandosi a Venezia 74 ha l’immagine di un padre e marito modello. George è inappuntabile nel suo smoking classico mano nella mano con sua moglie che indossa un vestito lungo di chiffon dell’Atelier Versace.

Diciamo con un po’ d’invidia che solo lei può permetterselo, lunga e magra com’è, ma tutta questa bellezza non la vediamo o almeno non è come la dipingono, è una bellezza un po’ algida che forse a George piace proprio perché non fa rima con la dolcezza femminile. Ma intanto sono lontani gli anni in cui si vociferava della sua poca virilità, ora il bel George ha due gemelli, Ella e Alexander che ha lasciato alla tata in albergo per sfilare senza problemi con la sua Amal.

Gli sguardi tra di loro sono complici e il pubblico ama la favola con quel che ne consegue. Un’altra protagonista della passerella veneziana è Julianne Moore a cui gli anni non sembrano passare e indossava un abito ampio e lungo color oro con corpetto nero con una profonda scollatura a V.

Tra le star e le influencer che hanno sfilato sul tappeto rosso un’immancabile Maria Grazia Cucinotta con abito lungo, leggerissimo, in chiffon di seta a balze e stampe a fiori, Chiara Ferragni in mini (molto mini) abito, attillato, bianco, con lunghissimo strascico, firmato Philosophy di Lorenzo Serafini, mentre Riccardo Scamarcio era in abito scuro e camicia bianca slacciata, senza cravatta, Tommy Hilfiger Tailored.

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