Al Teatro dei Satiri: “Professione: Separata!”

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Di Paola Aspri

Salvatore Scirè una ne fa e cento ne pensa. Durante l’anno è capace di scrivere tante commedie e di portarle in scena con nonchalance. La sua forza è proprio quella di operare una scelta registica e drammaturgica low cost, che non toglie niente alla verve e alla dinamicità dei suoi plot. Gli attori, alcuni conosciuti, altri in fase di sperimentazione sul palcoscenico sotto la guida di Scirè riescono a entrare perfettamente nelle storie di vita create dalla mente fervida dell’ex avvocato.
In “Professione: Separata!” la trama attecchisce alle vicessitudini dei nostri giorni, mettendo l’accento sulle insoddisfazioni di una moglie che ha al suo fianco un coniuge benestante, ma pantofolaio che non la rende felice. Così la mogliettina dopo aver provato il personal trainer giovane e focoso decide di mettere in atto una strategia vincente, tramite un’avvocatessa intraprendente e con le conoscenze giuste. Divorziare è la parola d’ordine per la donna in odore di libertà, prendendo il massimo degli alimenti e la casa dove abita, convivendo con il palestrato che usufruisce del benessere dell’ex marito. Ma non tutto va come si vorrebbe e ad un certo punto i piani si scombinano, mettendo in subbuglio la quotidianità della consorte che aveva deciso un piano perfetto. Il marito si fa più furbo di quanto previsto e diventa il fuggitivo della situazione lasciando con un palmo di naso tutti, compresa l’avvocatessa spregiudicata.
Brillante commedia che si avvale di una spumeggiante Francesca Milani (Colorado) nel ruolo della sposata infelice, assolutamente in parte e capace di trainare anche gli altri interpreti ad una esecuzione spumeggiante della finzione. Gabriella Di Luzio, è bravissima nei panni dell’avvocatessa, sembra quasi uscita da un personaggio di Almodovar, colorata e eccessiva nel modo di essere, un po’ fuori dagli schemi di un legale reale, ma funzionale allo spettacolo. Raffaelle De Bartolomeis, Andrea Quintili, Debora Zingarello e Marina Benedetti completano il gruppo di attori, rendendo il tutto molto gradevole e lasciando lo spettatore soddisfatto. Insomma si ride con gusto sotto la regia gaudente di Scirè.
Andato in scena fino al 7 giugno al Teatro dei Satiri.

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