Al Teatro Sala Umberto: “Sarto per Signora”

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Di Paola Aspri

Georges Feydeau rimane sempre un fiore all’occhiello per la drammaturgia internazionale. I tempi cambiano, ma Feydeau resta a testimoniare un mondo fatto di sorprese e di intrighi, inganni brillantemente elargiti ad un pubblico in odore di divertimento e ilarità.
“Sarto per signora”, collaudato testo teatrale non fa eccezione a questo, il suo meccanismo ad orologeria è perfetto per degli attori che si prestano ad una funambolica recitazione.
Emilio Solfrizzi ne è un degno rappresentante e nel ruolo del Dottor Molineaux incarna il marito apparentemente perfetto, ma con un comportamento libertino che tradisce i buoni propositi coniugali.
Un’avvenente signora è la causa scatenante delle tante rocambolesche situazioni del protagonista, costretto ad inventarsi tante identità per sfuggire alla verità scottante.
Dialoghi mordenti e situazioni al fulmicotone rendono stuzzicante un plot che vive di inebrianti colpi di scena, serviti con attenzione e meticolosa professionalità da un gruppo di interpreti affiatati e pronti a non sbagliare un colpo recitativo.
La traduzione, adattamento e regia di Valerio Binasco, pur non tradendo l’epoca in cui è collocata la pièce, fornisce una attualizzazione dettata dai ritmi e dalla interpretazione mordente, con una modernizzazione dialettica, dettata dai dialetti dei vari personaggi, che danno una connotazione parodistica e singolare.
Feydeau in questo caso non perde di smalto, il suo “Sarto per signora”, nelle mani del sapiente protagonista diventa un gioiello di comicità d’autore e la verve di Emilio Solfrizzi riesce a rinnovare una commedia che sembra nuova al palcoscenico, sorprendente come una “prima volta”.
Cristiano Dessì, Giulia Weber, Fabrizio Contri, Anita Bartolucci, Lisa Galantini, Simone Luglio, Barbara Bedrina, Fabrizia Sacchi sono bravissimi nel dare vita ad una girandola di situazioni e scambi di ruoli, portando il pubblico a partecipare al tourbillon degli eventi. Uno spettacolo da vedere, si replica fino al 23 aprile.

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