Al Teatro Manzoni: “Di mamma non ce n’è una sola”

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Di Paola Aspri

Non è facile che due interpreti vadano d’amore e d’accordo e riescano a scrivere e a fare una regia ensemble di un testo. Ma è quello che è accaduto a Max Tortora e Paola Tiziana Cruciani da sempre ottimi professionisti che non sbagliano un colpo nel regalare alla platea attimi di comicità assoluta, dove anche le improvvisazioni servono per far decollare la già spumeggiante commedia.

“Di mamma non ce n’è una sola”, nonostante il titolo non sia una novità, ha al suo interno tutti gli ingredienti necessari per divertire e far entusiasmare gli stessi attori, portati a vestire personaggi che si trasformano ad ogni piè sospinto, vittime degli eventi e di situazioni improvvise.

Così capita che un Ingegnere, che porta il fisique du rol dell’altissimo Tortora, perda di vista la realtà equilibrata da buon maritino di una moglie giovane e bella, quando si trova libero e disimpegnato per qualche giorno. E quando la moglie è in trasferta, l’occasione fa l’uomo ladro… La complicità di un collega poi in odore di avventure sentimentali farà il resto, modificando la stereotipata quotidianità dell’Ing. Massimiliano Piccioni, preparando una serata alternativa. A rompere le uova nel paniere una suocera invadente che va a controllare il maritino rimasto solo, ma non sconsolato.

E’ inutile dire che ci saranno delle situazioni a catena che sconvolgeranno i piani fedigrafi dell’uomo, ma che poi evidenzieranno anche altre cose inaspettate e che riguardano persone insospettabili.

Uno spettacolo che non ha un momento di lentezza e che vive di ritmi dinamici, costruiti e adattati sulla generosa recitazione degli interpreti. In questo caso, Paola Tiziana Cruciani, è di una deflagrante attorialità, affiancandosi perfettamente alla esuberante mimica di Max Tortora e alla sua ironia sardonica. Una menzione particolare merita Enzo Casertano, bravissimo nell’ interpretare un collega napoletano con la fissazione delle donne, sbruffone e invadente quanto basta per creare scompiglio quando non servirebbe. Senza nessuna sbavatura e in parte Sabrina Crocco, che aggiunge ad una buona recitazione, anche una bella presenza scenica.

Dopo l’esperienza di “Doppia Coppia”, Max Tortora e Paola Tiziana Cruciani, confermano che la coppia messa su può diventare una certezza per altre esperienze, tutte da vivere su un palcoscenico che per i due non ha sorprese, se non quella di stupire il pubblico coinvolgendolo nella finzione del “teatro”. Da vedere. Fino al 19 aprile al Teatro Manzoni.

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