Captain Fantastic | questa sera su Rai Movie

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Oggi in seconda serata su Rai Movie va in onda “Captain Fantastic”, per la regia di Matt Ross con Viggo Mortensen, George MacKay, Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Cannes, 1 candidatura a David di Donatello, 1 candidatura a Golden Globes, Il film è stato premiato a Roma Film Festival, 1 candidatura a BAFTA, In Italia al Box Office Captain Fantastic ha incassato 1,2 milioni di euro .

Ben e la moglie hanno scelto di crescere i loro sei figli lontano dalla città e dalla società, nel cuore di una foresta del Nord America. Sotto la guida costante del padre, i ragazzi, tra i cinque e i diciassette anni, passano le giornate allenandosi fisicamente e intellettualmente: cacciano per procurarsi il cibo, studiano le scienze e le lingue straniere, si confrontano in democratici dibattiti sui capolavori della letteratura e sulle conquiste della Storia. Suonano, cantano, festeggiano il compleanno di Noam Chomsky e rifiutano il Natale e la società dei consumi. La morte della madre, da tempo malata, li costringe a intraprendere un viaggio nel mondo sconosciuto della cosiddetta normalità: viaggio che farà emergere dissidi e sofferenze e obbligherà Ben e mettere in discussione la sua idea educativa. L’attore Matt Ross, alla sua seconda regia, scrive e dirige un film intelligente ed emozionante, che sotto la facciata carnevalesca e un po’ vintage, tocca temi più contemporanei e meno comuni di quanto si possa pensare. Ad un primo livello, infatti, il film s’inserisce nella tradizione del cinema indie che tratta della fatica della socializzazione per chi è o si sente diverso, specie in quell’età giovanile in cui socializzare è un diktat, la tradizione del coming of age e della famiglia imperfetta: tutto questo c’è, compreso il viaggio in pulmino (in questo caso una vera e propria casa-bus), ma è la parte meno interessante del film, narrativamente sovrabbondante. Viggo Mortensen incarna perfettamente l’ambiguità del personaggio del padre, compagno e dittatore.

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