Le origini del male | questa sera su Italia 1

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Questa sera su Italia 1 va in onda in seconda serata “Le origini del male”, per la regia di John Pogue con Jared Harris, Olivia Cooke, Rory Fleck Byrne, Erin Richards, Sam Claflin

In Italia al Box Office Le origini del male ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 1,1 milioni di euro e 372 mila euro nel primo weekend. Università di Oxford, 1974. Il professor Joseph Coupland inizia un esperimento molto particolare. Lo aiutano due suoi studenti, oltre al giovane Brian, che, patito di riprese cinematografiche, è incaricato di filmare tutto.Oggetto dell’esperimento è Jane, una ragazza con manie suicide cui è stata diagnosticata la schizofrenia, ma che crede di essere posseduta da una presenza che chiama Evey. Coupland – che non crede al soprannaturale – mira a far sì che l’energia telecinetica prodotta da Jane si manifesti così da riuscire a rimuoverla, guarendo la ragazza. Coupland ci aveva provato anni prima con un bambino, ma la mamma gli aveva impedito di proseguire l’esperimento: il professore mostra agli studenti i filmati realizzati nel corso di quel tentativo, evidenziando come il bambino attribuisse i suoi episodi telecinetici a un fantomatico signor Gregor. L’Università taglia però i fondi a Coupland per la scarsa ortodossia del suo esperimento. Il professore decide di continuare e gli studenti sono con lui, ma le cose si complicano ben presto anche perché tra Brian e Jane si sviluppa una particolare relazione.La storia procede senza troppi sussulti secondo uno schema consolidato: trova un paio di interessanti rivolgimenti nell’ultima parte, ma si conclude con la tipica vaghezza di certi horror fantasmatici. I personaggi sono funzionali, ma poco approfonditi: la coppia di studenti è poco più che abbozzata e il “cameraman” è di stolido buonismo. Solo il professore – interpretato con finezza da Jared Harris (figlio del grande Richard Harris) – rivela qualche ambizione nel dettaglio caratteriale, mentre la tragica figura dell’oggetto dell’esperimento vive soprattutto grazie all’intensa interpretazione di Olivia Cooke.Sceneggiatore di un certo rilievo (il remake di RollerballThe Skulls e altri ancora), John Pogue aveva esordito alla regia non indegnamente con Quarantena 2, il sequel di un remake di un horror spagnolo: un esordio, quindi, umile e non certo autoriale.

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