L’uomo con i pugni di ferro | questa sera su 20 Mediaset

Standard

Questa sera su 20 Mediaset va in onda “L’uomo con i pugni di ferro”, per la regia di RZA con Russell Crowe, Cung Le, Lucy Liu, Byron Mann, Rick Yune, Dave Bautista

A Jungle Village, in un’epoca imprecisata dell’antica Cina, un pacifico fabbro è costretto a fabbricare armi per i peggiori predoni della zona, cercando di raggranellare i soldi sufficienti per liberare la sua amata Lady Silk dalla cattività del bordello in cui lavora, The Pink Blossom. L’arrivo in città del mercenario inglese Knife coincide con una escalation di rese dei conti tra i diversi clan, che finirà per coinvolgere tragicamente anche il fabbro Thaddeus.Uomini di ottone, armature da cui vengono estratti coltelli, virtuosi delle lame, presentazione dei singoli personaggi su sfondo nero, un tempio shaolin come ne La 36. camera dello Shaolin, il duello nella sala degli specchi come in I tre dell’Operazione Drago, capostipite del genere blaxploitation+kungfu … E così via, mettendo insieme materiale per trivia, ad uso e consumo dei fan più nerd, in un anacronistico pastiche che non si pone minimamente il quesito di essere credibile ma che tende comunque a prendersi pericolosamente sul serio. I topoi del gong fu pian di Hong Kong sono tutti presenti, confermando l’osservanza del fan devoto già tipica della carriera da MC e producer di Robert “RZA” Diggs. RZA palesa qui tutti i suoi limiti, amplificati dalla necessità di ridurre a 2 ore la materia filmata, con il risultato di introdurre una miriade di personaggi in voice over per i primi 20 minuti abbondanti di film, ammazzando il ritmo dell’incipit (paradossalmente uno dei punti di forza del cinema Shaw Brothers a cui il nostro si ispira).Il percorso iniziato con il Wu-Tang Clan prima – campionando i classici Shaw Brothers e regalando loro una nuova vita presso generazioni ignare – e all’epoca della colonna sonora di Ghost Dog e Kill Bill poi, per portare i sogni di una vita su grande schermo, è infine compiuto e, in qualche modo, sorge spontaneo un moto di solidarietà per la passione infusa da RZA nel suo progetto, infine coronato. Sorvolare sui suoi macroscopici difetti, però, è altrettanto impossibile.

Commenti

Commenti