Prima serata 70esimo Festival di Sanremo | Sussurri e grida fuori onda

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Ieri sera il 70esimo Festival di Sanremo ha brillato di luce propria, i suoi anni di tenitura e la sua fama hanno resistito ad una apertura con Fiorello di basso profilo, il suo one man show di pochi minuti non ha certo reso giustizia alla sua favella e il travestimento da prete lo ha reso banalmente scontato.

La benedizione di Fiorello è portatrice di una ironia poco sentita al giorno d’oggi, un po’ come un ritorno al passato della televisione anni 70 e quindi troppo antichizzata per essere ben voluta, a meno che non ci siano state le stelle del passato a farle compagnia. Amadeus si è dimostrato un conduttore sufficientemente all’altezza, anche se in agguato c’è stata qualche gaffes anche con la co-conduttrice Diletta Leotta a cui i fiori sono stati negati per dimenticanza del superficiale Amadeus che poi invece ha dato alla fine, quando ormai la frittata era fatta e l’altra co-conduttrice Rula Jebreal era stata più omaggiata e più resa partecipe della sua importanza rispetto a Diletta. Amadeus ha condotto come fosse a “I Soliti Ignoti” con una sicurezza che gli fa onore, ma che fa un po’ acqua da qualche parte, dal momento che il palco non perdona. Tra gli ospiti fissi degni di nota Tiziano Ferro che ha fatto venire i brividi quando ha cantato “Nel blu dipinto di blu”, ma nella nota stonata c’è il suo essere lievitato di peso nel frattempo e il bel Tiziano non è più il principe, ma un orsacchiotto. Le canzoni della prima serata sono state dodici intonate dai Big, ma a spiccare sono stati Le Vibrazioni con “Dov’è” e Elodie con “Andromeda” che sono arrivati tra i primi due nella prima serata, votati dalla demoscopica. Inoltre è arrivata quarta Irene Grandi con “Finalmente io”, una canzone rockettara come nello stile di Vasco Rossi che gliela scritta e accompagnata dalla musica di Gaetano Curreri. Rita Pavone era attesa come non mai, ma la sua canzone “Niente” è stata un po’ sottotono, per una voce portentosa che non ha perso lo smalto di un tempo. Il grande teatro si è avuto con Achille Lauro, ineccepibile nella sua trasposizione di un affresco di Giotto che rappresentava la svestizione di San Francesco dai beni materiali, ma Achille Lauro una volta tolta la cappa di velluto di Gucci sotto ha una tuta da ciclista trasparente con i strass, una diversa visualizzazione di un momento storico importante, ma di grande attualità. Il brano “Me ne frego” la dice lunga sul suo modo di essere e fare spettacolo ed è funzionale al suo essere pop art e fuori dagli schemi. A dare emozione Jessica Notaro in coppia con Antonio Maggio con “La faccia e il cuore”, la sua storia in musica e il pathos al Festival è di alto gradimento.  Tra le nuove proposte è passato Leo GassmannVai bene così”, una canzone sulle difficoltà di essere artista e di superare i dubbi e le incertezze.  Poi è passata Tecla Insolia con il brano “8 Marzo”. È arrivato poi tutto il cast di “Gli anni più belli” ed è stato fatto un omaggio a Claudio Baglioni, precedente conduttore del Festival con la sua canzone che dà il titolo al film, brano intonato da tutto il cast, con l’aggiunta di Emma che oltre ad essere cantante debutta come attrice nel film. Inoltre Emma ha regalato un medley dei suoi brani famosi e ha scaldato non poco la platea con momenti di emozione. Questa sera sarà la volta delle altre 4 proposte e degli altri 12 big: Giordana Angi, Francesco Gabbani, Paolo Jannacci, Junior Cally, Elettra Lamborghini, Levante, Enrico Nigiotti, Piero Pelù, Pinguini Tattici Nucleari, Rancore, Tosca e Michele Zarrillo.

Standing ovation ed effetto Karaoke per il ritorno di Al Bano e Romina al Festival di Sanremo. A 33 anni da ‘Nostalgia canaglia’ e introdotti dalla figlia Romina jr. (che all’epoca era con loro al Festival, nel pancione), Al Bano e Romina scendono le scale dell’Ariston mano nella mano ma ‘il leone di Cellino’ inciampa in uno scalino. Dopo ‘Nostalgia canaglia’, la coppia d’oro del pop ingrana con il medley sulle note delle hit ‘La siepe’, ‘Ci sarà’, ‘Felicità’, prima di proporre l’inedito ‘Raccogli l’attimo’ scritto da Cristiano Malgioglio, in platea ad applaudire.

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