L’Era Glaciale | questa sera su Italia 1

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Questa sera su Italia 1 va in onda “L’era glaciale”, per la regia di Chris Wedge, Carlos Saldanha con John Leguizamo, Ray Romano, Denis Leary, Goran Visnjic, Jack Black, Diedrich Bader. Un tenero e divertente film d’animazione, che cerca d’insegnare l’importanza dello spirito di gruppo e della collaborazione attraverso le avventure di un’assortita combriccola di animali alle prese con la prima glaciazione. Manny (un mammouth), Sid (un bradipo logorroico) e Diego (una temibile tigre) dovranno infatti allearsi tra loro per portare in salvo un piccolo bebè eschimese che si è perso tra i ghiacci. Parallelamente seguiamo le peripezie dello scoiattolo pasticcione Scrat. Le avventure dei nostri eroi sono girate con le tecniche più avanzate dell’animazione digitale tridimensionale, ma, più che la tecnica, sarà la fantasia ad ammaliare gli spettatori grandi e piccini. Il doppiaggio italiano si avvale delle voci di Bisio, Gullotta e Insegno L’era glaciale è il primo lungometraggio in animazione computerizzata prodotto dalla Fox. È un film fondato su diversi nuclei tematici. Un primo nucleo riguarda i temi del rapporto con l’Altro, della diversità. Questo nucleo celebra il rispetto delle differenze, il superamento dei pregiudizi, del razzismo, dello specismo, la diversità come elemento qualificante, l’etica del dialogo e della condivisione, l’importanza dello spirito di gruppo. Un secondo nucleo riguarda i temi della famiglia, dei rapporti familiari: l’assenza della figura materna, la forte presenza della figura paterna, il bisogno dell’affetto familiare, il rapporto tra la famiglia naturale, quella in cui si nasce, e la famiglia elettiva, quella che si sceglie, la famiglia allargata, la famiglia multietnica. Un terzo nucleo riguarda i temi della memoria: il film ci dice che è fondamentale conservare la memoria del passato, ma bisogna evitare di restare intrappolati nel ricordo, nel dolore, nel rancore, e usare il passato e il ricordo per migliorarsi. Un quarto nucleo riguarda il tema del viaggio, che nel film è: viaggio iniziatico, che porta al cambiamento; viaggio come momento di aggregazione e superamento della solitudine; viaggio nella (prei)storia dell’evoluzione; viaggio come esodo, che richiama la Bibbia, ma anche la conquista del West. Il film unisce la struttura narrativa tradizionale del viaggio, al filo rosso dato dai lampi di comicità eversiva e surreale di Scrat, i cui siparietti ricordano i corti d’animazione della Warner Bros, di C. Jones, di T. Avery.

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