Al Teatro dè Servi “Crtl Z – Indietro di una mossa”, in un click una scelta di vita felice

Standard

Andare a teatro è un piacere e non un dovere e la pièce andata in scena al Teatro dè Servi il 17 e il 18 settembre riesce a convincere tutti della bontà dell’operazione e del piacere che si prova a vedere un testo e una confezione drammaturgica che diverte e fa riflettere. “Ctrl Z – Indietro di una mossa”, scritto e diretto da Annabella Calabrese (quest’ultima anche interprete bel ruolo di Clara) e Daniele Esposito , nell’ambito del Roma Comic Off (ideato da Roberto D’Alessandro) e meriterebbe pienamente di vincere per l’estro, la bravura e la genialità di far emergere una realtà che è sotto gli occhi di tutti, ma facciamo finta di non vedere. Il tema della pièce è quello di non sbagliare scelta e di scegliere con il cuore, ma senza mettere in ombra la vera parte di noi, l’essenza dell’io. A raccontarci tutto questo è la protagonista Clara, una fotografa di guerra, che per sbarcare il lunario ha dovuto mettere da parte i suoi sogni e fare la fotografa per matrimoni, battesimi e signore che vogliono ringiovanire a colpi di programmi fotoshop. Clara vive con Jacopo un videomaker con tanti sogni nel cassetto, ma con una realtà che lo porta a confrontarsi con riprese stardard da matrimoni e con un accordo con un parrocco per avere tutti i giorni il lavoro sicuro. La risoluzione del tutto è Pinuccio, il computer di Clara, ormai con lei da dieci anni che si umanizza per farle scegliere il giusto e darle una opportunità per uscire dall’immobilismo. Pinuccio esorta Clara a fare un click su un tasto che resetta e annulla il presente e la riporta ad un istante prima, facendole rivivere il momento e dandole l’opportunità di cambiare il destino. Così Clara si ritrova tante volte con la stessa proposta di matrimonio di Jacopo, la cliente invadente Signora Swanstagger e le incursioni dell’amica Maria, lasciata dal fidanzato. Tante volte per decidere il suo fato con risvolti divertenti, catastrofici e al limite del paradossale  e con un finale emozionale,  definitivo che porta il suo computer a dirle addio, dopo aver visto che lei è diventata grande e autonoma da poter scegliere la sua vita e il suo divenire. Annabella Calabrese riesce ad essere la protagonista perfetta di una favola dei nostri giorni mettendosi in gioco con estro ed energia in una commedia  giocosamente folle come l’esistenza e i suoi pazzi abitanti. Ad accompagnarla adeguatamente Andrea Standardi, Giovanna Cappuccio e Anna Lisa Amodio che si muovono a tratti come in un film di Buster Keaton,  sotto il comando di un click che annulla l’attimo vissuto. Una buona prova registica, autorale e interpretativa. Una commedia che meriterebbe di stare in cartellone per una stagione in diversi teatri italiani.

Commenti

Commenti