Jackie | con Natalie Portman questa sera in prima tv su Rai 3

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Questa sera va in onda in prima tv su Rai 3Jackie”, per la regia di Pablo Larraín con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy Crudup, John Hurt.  Il film ha ottenuto 3 candidature a Premi Oscar, Il film è stato premiato al Festival di Venezia, 1 candidatura a Golden Globes, 3 candidature e vinto un premio ai BAFTA, In Italia al Box Office Jackie ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,8 milioni di euro e 834 mila euro nel primo weekend. Sono passati cinque giorni dalla morte di John Kennedy e la stampa bussa alla porta di Jackie per chiedere il (reso)conto. Una relazione particolareggiata dei fatti di Dallas. Sigaretta dopo sigaretta, Jackie ristabilirà la verità e stabilirà la sua storia attraverso le domande di Theodore H. White, giornalista politico di “Life“. Una favola che il suo interlocutore redige e Jackie rilegge, rettifica, manipola, perfeziona per dire al mondo di Camelot, dell’arme, la dama e il cavaliere che fecero l’impresa e la Storia fino al declino della loro buona stella. Tra la verità e la favola c’è Jackie. Quella di Pablo Larraín, isolata in una giornata d’autunno, dopo l’assassinio del consorte e prima del ritiro dalla vita pubblica. Da una parte la celebrazione della creazione artistica, della sua aspirazione al sublime e dei suoi compromessi con la realtà (Neruda), dall’altra il gesto espressivo che sviluppa uno stile personale e costruisce un’immagine pubblica, una condotta verbale e non verbale fatta di gesti, acconciature, abiti, gioielli e attitudini (Jackie). Alla maniera di Neruda, il carattere funzionale di Jackie è stabilito dalle prime sequenze, l’incontro tra Jackie e il giornalista di “Life” è ripartito in piani dislocati in décor differenti (la confessione col prete al cimitero, il tour alla Casa Bianca con CBS News, etc), che indicano l’impossibilità della ricostruzione fondata sulla sola memoria. L’incertezza è il fondamento stesso di Jackie. È quanto serve di base a una straordinaria creazione di finzione che Larraín consacra alla relazione intercorrente tra corpo e abito.

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