Al Teatro Sala Umberto “Tutta casa, letto e chiesa” | Le tante donne di Valentina Lodovini

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Valentina Lodovini e il palcoscenico, una vera sorpresa per chi è abituato a vederla al cinema in divertenti ed esilaranti ritratti di donna verace e molto pop, come in “Benvenuti al Sud” e “Benvenuti al Nord”. In “Tutta casa, letto e chiesa”, in scena al Sala Umberto, l’attrice si mette in gioco con un testo di Dario Fo e Franca Rame, sempre attualissimo e in linea con i tempi. Al centro la donna con tutte le sue sottomissioni all’uomo sia fisiche che psicologiche. La Lodovini spazia con grande maestria e si mette nei panni dei prototipi femminili, racconta le emozioni, le sottili mancanze, le voglie e le piccole recriminazioni. La protagonista riflessa in tanti ruoli parla con i suoi interlocutori aguzzini, quelli che vogliono renderla schiava, metterla all’angolo, lei oggetto sessuale che tenta di sottrarsi alle voglie altrui, ma suo malgrado ci ricasca perché è sempre l’uomo a vincere sulle resistenze, forte dei suoi biechi principi e delle sue malsane esternazioni. Valentina Lodovini nel recitare è efficace e mostra una dinamicità dialettica, nonché fisica nel dimostrare i tanti risvolti femminili. Il palcoscenico diventa il mondo, quello che noi donne viviamo con ansia e poca consapevolezza del nostro essere, ma sono sempre i nostri compagni, mariti, fidanzati a renderci schiave delle nostre fragilità e l’attacco è continuo e non si può fermare. Il sesso dell’uomo in scena è sempre presente e incombe sulla donna fino a soffocarla, reprimendone la libertà di espressione e di azione. Alla fine del percorso teatrale l’attrice ci rende consapevoli che ancora oggi combattiamo con il primate maschio che ci rende a volte oggetti del desiderio, senza lasciarci libere di vivere la nostra identità. La regia è di Sandro Mabellini e la partitura fisica è a cura di Silvia Perelli, bravissima nel preparare la protagonista ad un atletismo in scena. Inoltre la Lodovini riesce ad essere sexi senza strafare, seducente, adolescenziale, ingenua e rapace come sa essere la donna quando vuole dimostrare quello che è. Da vedere. Fino al 16 dicembre

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