Carlo Vanzina muore all’età di 67 anni, ma lascia in eredità i suoi film, specchio di un’Italia ridanciana e populista

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Carlo Vanzina è e sarà un cineasta da ricordare, anche se più volte giornalisti e registi al suo nome hanno storto il naso, forti della loro intellettualistica visione. Ma Carlo è stato un pioniere e un precursore di una commedia che ha sbancato i botteghini e ha dato voce e identità a tanti italiani che nei suoi film si rivedevano come in uno specchio. Ecco, questo regista, ha saputo insieme a suo fratello Enrico dare una fotografia di un’Italia ridanciana, a volte demenziale, superficiale che superava qualsiasi tipo di ostacolo.Gli attori che hanno lavorato con l’elegante regista sono stati tanti Christian De Sica tra tutti che lo ricorda come un fratello, capace di tirarlo fuori dai guai, quando il Casinò in una serata gli aveva tolto tutto. Morto l’8 luglio dopo una lunga battaglia con il tumore, rimarrà sempre come il maestro dei cinepanettoni, quei film che non piacciono ai critici, ma tanto al pubblico. Se dovessimo definire Carlo Vanzina potremmo dire che è un cineasta populista che potrebbe piacere tanto a quel popolo che oggi ha votato in massa questo governo. In fondo gli italiani con Vanzina hanno saputo ridere dei loro difetti e gioire dei loro pregi, attraverso una semplificazione della vita con la leggerezza del cambiamento. Come non ricordarsi il suo debutto alla macchina da presa con “Luna di miele in tre”, con un giovane Renato Pozzetto,Stefania Casini, Cochi Ponzoni e Massimo Boldi per un film che raccontava di un cameriere con la passione per le playgirls e come non rammentare “Sapore di mare” con un cast fantastico, impreziosito da una Virna Lisi sempre in parte e con una eleganza inimitabile pur in una commedia di genere. La classe non è acqua e il fatto di essere figlio di Steno lo ha reso pronto alla macchina da presa e ai cambiamenti generazionali di questa Italia che si muove al ritmo di una fanciullesca rimpatriata. Con Diego Abatantuono, Carlo Vanzina aveva creato un feeling particolare facendolo diventare un tifoso per tre, tre tipologie di calciofilo per “Eccezziunale …veramente” dove Abatantuono si faceva in tre per il tifoso milanista, juventino e interista. E poi come non ricordare Abatantuono insieme a Laura Antonelli in Viuuulentemente mia”. Arriva poi il cinepanettone con Vacanze di Natale, un genere che piace e porta ogni Natale il pubblico a frequentare in quella data la sala cinematografica. Si succedono poi “Vacanze in America”, “Vacanze di Natale 2000”, “La Mandrakata”, “Eccezziunale Veramente-Capitolo secondo”, fino alle ultime commedie “La vita è una cosa meravigliosa”, Torno indietro e cambio vita”, insomma un bel po’ di film che consiglio di rivedere anche a chi aveva perso il suo tempo a criticare un genere che piace alla gente comune e che vuole divertirsi.

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