Ermal Meta e Fabrizio Moro non ce l’hanno fatta, nonostante la canzone, con un testo strepitoso che vince su ogni altro messaggio sublimale o no di un brano. L’Eurovision Song Contest 2018 si è concluso così ieri, con un quinto posto che a noi ha fatto piacere, ma salire in vetta del primo sarebbe stato auspicabile dopo tanti anni in panchina. Comunque sia il successo è stato sentito, loro hanno fatto meglio di Francesco Gabbani, che lo scorso anno si è portato a casa un sesto posto, quando tutti lo davano per vincitore. Ora Ermal Meta e Fabrizio Moro sono pronti a dividersi, ma sembrerebbe non per molto. A vincere questa sessantreesima Edizione a Lisbona è stata Netta Barzilai da Israele.
Ermal Meta e Fabrizio Moro, i «rappresentanti» dell’Italia, hanno trascorso a Lisbona gli ultimi dieci giorni, tra momenti ufficiali della manifestazione, prove, incontri e tantissime interviste. La domanda che si sono sentiti ripetere all’infinito è sempre la stessa: che cosa vi aspettate dalla vostra partecipazione con Non mi avete fatto niente? “Di far arrivare il grande messaggio pacifista a più pubblico possibile”. Con l’Eurovision hanno raggiunto quasi 200 milioni di persone (il numero di telespettatori che in media guarda la finale). 
Al di là della competizione per loro è stato bello essere all’Eurovision e al televoto sono arrivati terzi. L’Italia può essere discretamente felice, perché c’è proprio tanto in questa canzone, emozioni e verità che fanno riflettere e farci venire i sensi di colpa, se mai avessimo un senso morale e civico dell’esistenza.
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