“Non c’è più religione”, l’ultimo film di Luca Miniero dal 7 dicembre al cinema

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Cominciano ad uscire i film di Natale e tra questi c’è “Non c’è più religione”, in uscita il 7 dicembre, dell’ormai stimatissimo Luca Miniero (Benvenuti al Sud, al Nord, Un boss in salotto e La scuola più bella del mondo). Questa volta Miniero punta sul credo religioso: “Spesso nei miei film ci sono contrasti comici su temi che non sono comici, si può far ridere sul quotidiano e più difficilmente sulla religione“, afferma il regista in conferenza stampa, “Mi interessava l’argomento anche se ci sono conflitti religiosi sui quali non c’è proprio niente da ridere“.

Non c’è più religione esce in ben 600 copie, Il luogo dove è stato girato è in una piccola isola chiamata Porto Buio.  La trama racconta di un Presepe Vivente che si sta allestendo nel Paese e si sta cercando l’interprete ideale per il ruolo di Gesù. Gli interpreti principali sono Claudio Bisio, Alessandro Gassmann e Angela Finocchiaro. Bisio in conferenza stampa ha ringraziato il regista Luca Miniero per non averlo in questo caso investito di accento meridionale. Lui è nella parte del Sindaco di Porto Buio che è ritornato nell’isola dopo aver vissuto per quarant’anni al Nord. “Il mio personaggio è quello di un laico e la sua sincerità è solo opportunista, dedita a far trovare un Gesù Bambino per riportare in auge l’Isola“. Alessandro Gassmann, invece, ha lasciato l’Isola quando era giovane e per seguire una donna, abbracciando la religione mussulmana. “Il mio personaggio è buffo, uno che si diverte a spaventare i suoi luoghi comuni, che in questo caso sono frutto dell’ignoranza. Lungi da noi raccontare la realtà cosi com’è altrimenti sarebbe un film drammatico”. non-ce-piu-religione-trailerGassmann si dice molto fiero per essere riuscito a pronunciare correttamente salam aleikum, come conferma Nabiha Akkari che interpreta sua moglie nel film. L’attrice francese di origine tunisina che ha recitato anche in Che bella giornata e Lezioni di cioccolato 2, ricorda i commenti letti su Facebook riguardo alla scena in cui una bambina araba arriva a casa, lancia lo zaino e gli ospiti scappano pensando si tratti di una bomba. “Ho letto i commenti dei magrebini nordafricani che mettevano i tag dei loro amici dicendo andiamo a farci due risate“. Secondo la Akkari il senso dell’umorismo è universale e non appartiene a una sola Nazione o a diverse persone. E’ la nostra incapacità a capire le differenze che ci crea problemi e invece bisognerebbe capire che le differenze sono la nostra ricchezza.” Il personaggio di Angela Finocchiaro è molto umano, in quanto Suor Marta è un po’ integralista e un po’ nostalgica, è un personaggio vero, religioso, ma anche comico e reale.”

I film comici che raccontano anche qualcosa sono pochi in Italia, sempre a detta di Luca Miniero, il quale cita come esempio Ficarra e PiconeChecco Zalone e se stesso, “semplicemente perché non vedo altri esempi, non per altro“.

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