Finchè vita non ci separi, ovvero W gli sposi al Teatro della Cometa

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E’ in scena fino al 20 novembre al Teatro della Cometa di Roma la divertente commedia di Gianni Clementi, Finchè vita non ci separi ovvero: W gli sposi. I tanti per non dire prolifici testi di Gianni Clementi sono sempre garanzia di estrema ironia e battute mai volgari, di reali spaccati di vita domestica e sociale, di un sottotesto più profondo e impegnato.

Questa ripresa della commedia, già proposta nel 2012 e nel 2014, in due atti, è incentrata sulle febbrili ore che precedono un matrimonio che coinvolge cinque personaggi. In casa Mezzanotte, famiglia medio borghese, il papà Cosimo e la logorroica mamma Alba, si preparano alle nozze del figlio Giuseppe, capitano e paracadutista dei Carabinieri, appena rientrato da una missione in Afghanistan, con la figlia del Signor Spampinato, proprietario del ristorante “La Scamorza”. Il primo atto è ricco di scene divertenti, vengono fuori le caratteristiche dei personaggi, con una mamma che organizza la vita ed il futuro del figlio, un padre che asseconda la moglie e si preoccupa del futuro del figlio, pronti ad organizzargli un matrimonio da favola. Alla signora Mezzanotte, però, non va giù l’idea di imparentarsi con quella che lei definisce una famiglia di “sguatteri” e non perde occasione nel dirlo al rassegnato marito che, nonostante tutto, continua ad amarla dopo 35 anni di litigi più o meno accesi. Intanto fa la sua comparsa con la sua spontaneità, coatta fa morire ma simpatica, anche Miriam, hair style e make up artist, che non fa altro che aumentare la concitazione delle ore che precedono il matrimonio. Tutto sta andando per il meglio, anche se in maniera confusa, quando a complicare la situazione arriva direttamente, anche lui dall’Afghanistan, Mattia, giovane militare che presto dichiara il suo amore per il futuro sposo. É proprio lui a portare scompiglio nella famiglia, a rompere l’equilibrio di facciata che la famiglia aveva sempre costruito, innescando, soprattutto nel secondo atto, una intricata situazione di imbarazzo e comicità. Lo spettacolo, dolce amaro, non regala al pubblico il classico lieto fine: per la famiglia Mezzanotte rimane l’angoscia che certe situazioni portano.finche-vita-non-ci-separi-ovvero-viva-gli-sposi

Anche con questo testo Gianni Clementi si conferma autore di grande spessore, regalando al pubblico uno spettacolo saggio, divertente, attuale e che coniuga il gusto per l’intreccio comico, la classica commedia all’italiana, con le tensioni drammatiche di tutti i giorni. L’ottima regia di Vanessa Gasbarri e un cast di validissimi attori ben compenetrati nelle loro parti, fanno il successo dello spettacolo. Magistrale l’interpretazione di Giorgia Trasselli, nel ruolo di Alba, una divertentissima e premurosa mamma, nonché terribile futura suocera; divertentissima e ben congegnata la parte di Enzo Casertano, attore napoletano che ha già dato prova della sua bravura in altre commedie teatrali, qui nella parte del rinunciatario Cosimo. Convincenti Luigi Pisani (l’indeciso figlio Giuseppe e futuro sposo), Alessandro Salvatori (il misterioso e inatteso ospite Mattia) e la straordinariamente comica Federica Quaglieri (Miriam, la coatta hair stylist e make up artist).

Lo spettacolo è un concentrato di ironia e divertimento sotto cui si nascondono spunti di riflessione, temi intimi e questioni sociali sempre attuali. Una commedia acuta e disincantata da non perdere.

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