Silvio Orlando protagonista al Teatro Eliseo con “Lacci”

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Si è svolta ieri mattina presso il Teatro Eliseo di Roma la conferenza stampa di presentazione dello spettacolo che sarà in scena in questo teatro di Via Nazionale, con la direzione artistica di Luca Barbareschi: si tratta di Lacci, di Domenico Starnone, tratto dal romanzo omonimo del 2014, che vedrà come protagonista Silvio Orlando, per la regia di Armando Pugliese. Dopo il debutto, che avverrà a Tortona il prossimo 13 novembre ed una tournée in giro per l’Italia che toccherà città, tra le quali Napoli e Milano, approderà a Roma, al Piccolo Eliseo, dal 25 gennaio al 12 febbraio 2017.

Lacci, come dicevamo, è stato scritto da Domenico Starnone, già autore di Ex Cattedra e Sottobanco da cui fu tratto il film e lo spettacolo teatrale La scuola, sempre con protagonista Silvio Orlando. Erano 25 anni che l’autore non producesse qualcosa di nuovo e su richiesta dello stesso attore, stanco di riproporre La scuola in tournée, ecco che ha partorito questo nuovo romanzo, ormai scritto due anni fa e che prossimamente diventerà anche una pièce teatrale. Ma è lo stesso Silvio Orlando, nel ruolo di Aldo, ad anticiparci qualcosa sullo spettacolo che in questi giorni sta provando: “Al centro del racconto c’è la famiglia, da un punto di vista, però, molto scuro, radicale. La famiglia come peggior luogo dove far crescere i sentimenti: dopo il Family Day, il Family Night, la visione che ha di questo testo l’autore”.

In breve la trama. Protagonista una coppia sposata dagli Anni ’70 per desiderio di indipendenza. Vissuta sempre in un quartiere di Napoli, con due figli ormai grandi, le cose cambiano quando lui ottiene per lavoro un trasferimento a Roma. Parte, lasciando sola la moglie e nella Capitale s’innamora di una nuova donna, scoprendo certi lati della vita fino ad allora per lui sconosciuti. Ma avendo una responsabilità soprattutto di genitore, decide di lasciare la nuova donna e tornare con la moglie. Ma da questo momento il ménage matrimoniale subirà forti cambiamenti e discussioni e litigi saranno all’ordine del giorno. Anche i figli subiranno questo strano clima familiare, si ripercuoteranno su d loro nevrosi e frustrazioni. E’ ancora Silvio Orlando a parlare: “E’ il racconto della dissoluzione di un gruppo familiare, con un marito che ha tradito e che, tornato a casa, non è stato mai perdonato fino in fondo. La ferita non si chiude più, anzi si apre continuamente, con un risentimento che purtroppo si riflette anche sui figli, come un sasso lanciato in uno stagno.

A questo punto dovremmo tutti chiederci perché sempre più spesso queste cose accadono”. L’attore in scena sarà affiancato da Maria Laura Rondanini, sua moglie nella vita reale ma qui nel ruolo della figlia, Vanessa Scalera, nella parte della moglie Wanda, Sergio Romano, che sarà l’altro figlio e Roberto Nobile, che sarà un vicino di casa della coppia. La famiglia è il fulcro di questa pièce e Silvio Orlando conclude: “Dovremmo preservare la famiglia, aiutarla a crescere. Basta leggere la cronaca: prima se avveniva un omicidio o un femminicidio, oggi purtroppo all’ordine del giorno, si puntava il dito verso l’immigrato. Oggi si cerca subito il marito, il figlio, il nipote. Facciamoci un esame di coscienza. Il problema vero è nella sostanza: come vivere assieme e condividere un luogo senza annientarsi”.

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