Al Teatro Olimpico: “Identikit”

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Di Paola Aspri

E’ straordinario Antonio Giuliani nel dare vita ai comportamenti strampalati e gioiosamente attivi dell’italiano medio.
In “Identikit” il comico nativo di “Primavalle”, esterna in tutta la sua esuberanza il racconto scenico dell’italiano, riveduto e corretto sotto le nuove regole della Unione Europea.
Ne viene fuori un ritratto spassoso che mette in luce tutte le sfumature del cittadino, costretto a destreggiarsi tra le tante imposizioni che attanagliano l’esistenza, prima fra tutte le abitudini alimentari, completamente stravolte dalle contaminazioni con le altre nazioni.
Specialmente il romano doc, raffigurato alla perfezione da Giuliani, anche quando va all’estero risponde in maniera colorita di fronte ad un piatto che non riconosce proprio, ma che lo colpisce per la magnificenza con cui è presentato. Una parolaccia diventa così un apprezzamento di qualità per il capitolino. Tutto si evolve, cambia e noi siamo costretti, nostro malgrado, a fare i conti con i patti europei, a non trovare più la giovialità di un tempo e a trovarci disorientati di fronte al cambio di abitudini.
Antonio Giuliani nel suo “one man show” non si risparmia, una ne sa e cento ne pensa per intrattenere il pubblico in quasi due ore di spettacolo, dove non esiste pausa, come nella vita convulsa dell’italiano, da quando esce di casa la mattina e riesce a prendere sette punti di patente quando parte da casa.
Le infrazioni sono all’ordine del giorno, perché lui stenta a rientrare nelle regole, anche perché alcune gli sono ignote.
Il comico diventa la nostra guida per una sera e ci sviscera tutti gli inconvenienti di essere globali,
ricordandoci che prima di quello eravamo semplici, genuini, i furbi dell’ultima ora, gli avventori del bar che esultavano di prima mattina con il cornetto da una parte e la zuccheriera dall’altra, ora la bustina fa la differenza e ti costringe a virtuosismi gestuali per mangiarti l’agognato croissant.
L’uomo dai mille volti ci strapazza con il suo irriverente racconto, ma è uno strapazzo dovuto e che diverte soddisfando chi lo ascolta.
Le immagini fanno da corollario allo spettacolo, aiutando l’interprete ad esporre le manie dell’italiano attraverso i suoi gusti cinematografici, storici e alimentari.
Uno spettacolo da vedere con un formidabile Antonio Giuliani che ha scritto insieme a Maurizio Francabandiera un testo scoppiettante e pieno di doppi sensi. Si replica al Teatro Olimpico fino al 26 aprile.

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