Di Paola Aspri
Metti dei santi a far baldoria, una segretaria del Padreterno che cerca di convocare un Parlamentino e il gioco è fatto, almeno per “Oggi sto da Dio”, in questi giorni al Teatro Sala Umberto. Un testo che ha lasciato dietro di sé un po’ di polemiche, soprattutto dagli addetti ai lavori, che forse non hanno recepito l’originalità dell’assunto (piaciuto molto al pubblico), scevro dalle consuetudini drammaturgiche di tanti altri copioni portati sul palcoscenico. Questa pièce scritta da Assisi, Gioielli, Prato e Sabatucci è una ventata di novità nel variegato iter teatrale. La storia mette insieme tre Santi che caratterizzano lo Stivale in toto.
San Pietro (Fabrizio Sabatucci), Sant’Ambrogio (Giancarlo Ratti) e San Gennaro (Sergio Assisi), sono disorientati dall’esistenza che scorre sotto di loro in maniera diversa dal trascorso.
La Segretaria dell’Onnipotente (Bianca Guaccero), è un’altera e integerrima impiegata che esegue alla perfezione gli ordini, chiamando a sé gli ignari Santi e proponendo ad ognuno dei casi da salvare, per evitare l’estinzione dell’Italia e degli Italiani e di conseguenza dei tre Santi tanto amati e invocati, soprattutto San Gennaro. La commedia scorre attraverso questi divertenti siparietti surreali, che però attingono dalla realtà e dai problemi esistenziali della gente comune. I Santi quando scendono sulla terra per cercare di risolvere destini impossibili, si rendono conto di essere incapaci a far cambiare idea a uomini e donne che hanno perso i valori essenziali, lasciandosi coinvolgere da situazioni corrotte e da comodi intrallazzi. Gli attori fanno diverse parti in commedia per evocare non solo la parte divina del plot, ma anche quella terrena, quando sono chiamati a scendere negli inferi della terra.
Uno spaccato a 360° gradi dell’Italia vista in maniera fantasiosa e ilare, dove i Santi sono chiamati a rappresentare il Nord, Il Centro e Il Sud con le loro caratteristiche culinarie e di costume, mettendosi a confronto e creando a volte una bagarre dialettica divertentissima.
Bianca Guaccero nel ruolo della Segretaria, domatrice di circo, bambina e neo sposa è assolutamente perfetta, compenetrata nei diversi registri recitativi che deve adottare per raffigurare lo specchio di una surrealistica visualizzazione dell’Italia vista dall’alto e dal basso.
Sergio Assisi è un San Gennaro, un domatore di leoni e un bambino ineccepibile, soprattutto nel ruolo del Santo mette a frutto la sua mimica partenopea per rendere un personaggio fuori le righe, senza mai strafare, ma immettendo nel carattere una spassosissimo intercalare dialettico che lo rende unico.
Bravissimo Giancarlo Ratti, che deve fare le veci di un Santo del Nord, poco fantasioso e molto organizzativo, affiancato dal bravo Fabrizio Sabatucci che incalza con brio con il suo San Pietro in una versione romana che ce lo fa sentire affine a certi film della commedia all’italiana. Il finale è un coup de theatre da non mancare.
“Oggi sto da Dio” porta la curata regia di Mauro Mandolini. Da vedere. Si replica fino al 5 aprile.