“C’è qualche cosa in te…”, in scena al Teatro Sistina

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Di Paola Aspri

La canzone “Simpatica”, tratta da “Buonanotte Bettina”, mitica commedia di Garinei e Giovannini, è stata galeotta per lo spettacolo di Enrico Montesano, ormai collaudatissimo da più di due anni. “C’è qualche cosa in te…” è l’inizio del brano che ha reso mitici sulla scena Walter Chiari e Delia Scala nel 1956 e che oggi rivive in parte nella bellissima commedia musicale di Montesano, un rivelatore di ricordi e sensazioni straordinarie per la nostra storia italiana.

Le atmosfere,  le grandi emozioni in un periodo di ripresa italiana e di creatività artistica tornano copiose grazie alla bravura e alla eccezionale presenza da mattatore del grande Enrico.

Il suo amore e la professionalità al servizio di una storia da lui congegnata senza lasciare niente al caso. Il capocomico, in questo caso è Nando, custode di un grande deposito di costumi che uno sfratto esecutivo lo costringerebbe ad andarsene. Un centro commerciale potrebbe mettere fine al tesoro che Nando ha custodito per tanti anni, minacciando così un mondo fatto di ricordi, di lustrini, di paillettes che rendono unici chi li indossa. Lo scontro tra il cinismo dell’attualità con le sue regole materialistiche e il passato fatto di palcoscenico e glorie rimaste nell’immaginario collettivo, porta Nando a diventare un filosofo dell’esistenza e a rivalutare i valori autentici dell’essere umano. L’arrivo di Delia che porta il nome della soubrette Delia Scala, metterà luce alla reminiscenza (nonché al trascorso doloroso del protagonista), a Garinei e Giovannini, a Gorni Kramer e alle fantastiche canzoni delle commedie musicali degli anni d’oro, tra cui “Giove in doppio petto”, “Un trapezio per Lisistrata”.

La vicenda di Nando e Delia, insieme al corollario degli altri personaggi: dall’avvocato, al barista, agli operai (fantastici quando ballano emulando i ballerini off Broadway), sono un pretesto per raccontare la storia del teatro musicale italiano, facendoci apparire vacui in un’attualità fatta di compromessi e di facili inganni.

Enrico Montesano diventa così insieme alla sua Compagnia di quasi 30 persone tra attori, ballerini e tecnici, un vero e proprio custode del trascorso e vince la scommessa con il presente, fatto di rappresentazioni poco incisive.

Lui, invece, diverte, ammalia e poco importa se fuori dalle scene appare un po’ distaccato, sul palcoscenico non si risparmia e tra ieri e oggi gioca la doppia parte dell’acrobata circense, accompagnandosi alla bravura di una giovane attrice (dotata di una voce bellissima) come Ylenia Oliviero e mostrando i suoi talentuosi figli, Michele Enrico e Marco Valerio.

Ah dimenticavo, il palcoscenico è quello del Sistina che si adatta alla perfezione all’omaggio che Montesano fa a Garinei e Giovannini, premiata e insuperabile ditta di tutti i tempi. Si replica fino al 25 gennaio.

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