Al Teatro Ambra alla Garbatella: Mammamiabella!

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Di Paola Aspri

Quante volte sentiamo ripetere “Mammamiabella!”, durante il nostro percorso esistenziale. Succede che questo tormentone diventa il titolo e uno spunto importante per una piéce in scena fino al 3 aprile al Teatro Ambra alla Garbatella.

Sul palcoscenico, con degli interpreti bravissimi che esprimono tutte le realtà di essere mamma e di vivere la maternità tra patemi d’animo e indiscusse variazioni di vita, c’è una regista chiamata a dirigere quasi per gioco, ma con l’assoluta fermezza di essere pronta alla sfida per vincerla. Elena Sofia Ricci si mette alla guida di questo carrozzone materno con l’esperienza di mamma e di attrice a tutto tondo che vuole provare a tenere le redini di una commedia musicale, scritta e interpretata da Sabrina Pellegrino che ha avuto l’idea da Valentina Olla con lei sulla scena insieme a Federico Perrotta, quest’ultimo compagno di scena e marito della Olla. Il risultato è simpatico e accattivante, anche se il testo risente qua e là di una disgregazione drammaturgica che non giova alla continuità recitativa degli interpreti. 12768379_750940791706917_8330588227539646925_oGli attori sono invece puntuali e attenti a dare il meglio di loro con battute a tratti un po’ fiacche, scritte di getto con una visualizzazione della realtà un po’ datata. La mamma diventa così un’immagine che non corre con i tempi che passano, cristallizzata in un tempo che rammenta molto il trascorso, tra fughe dalle responsabilità che investono in ugual misura papà e mamme, chiamati improvvisamente a mettere ordine nella propria quotidianità. Sulla scena tante situazioni paradossali e non che si avvicendano e divertono il pubblico in sala, trascinato dalla verve dei presenziatori. Federico Perrotta fa diverse parti in commedia, papà, ma anche mamma di altri tempi, con uno slang paesano che mette allegria e giovialità. Bravissima Sabrina Pellegrino, con i suoi ritratti di mamma allo sbando e non è Valentina Olla che mette in evidenza i difetti e i pregi di essere donna tra pappe, pannolini e inadeguatezza materna. Ad impreziosire lo spettacolo i ritratti video di Irene Ferri, Antonietta Bello, Paola Minaccioni e Monica Nappi, partecipazioni amichevoli per raccontare storie di vita, formulate con la fantasia di una recitazione accattivante. Regia discreta con una esortazione a continuare.

Tre musicisti dal vivo a ravvivare l’atmosfera come: Marco Cascone (fisarmonica), Vincenzo Meloccaro (fiati) e Gino Bianchi (percussioni). Musica composta dal bravo Stefano Mainetti, marito e compagno artistico di Elena Sofia Ricci.