In cerca della Roma perduta…

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Svegliarsi una mattina con l’amaro in bocca, è quello che succede a chi vive in una città come Roma. Eppure essendo una romana doc dovrei credere nella mia città, nella grande bellezza che la avvolge, nonostante le brutture e zozzure che continuano a infestarla. Ma dopo anni di speranze, la mia speranza si è affievolita del tutto nel ricordo di quando stavamo peggio, corruzione permettendo. Gli sprechi ce n’erano tanti, ma nessuno avrebbe pensato che di lì a poco lo stare bene ci avrebbe portato alla miseria morale, intellettuale ed economica?

foto6Girare per Roma è muoversi in una latrina a cielo aperto, il caldo opprimente ti prende alla gola, ma il puzzo dei vicoli, dimenticati dall’Ama ci fa sentire ancora più male e il voltastomaco ti prende alla gola, come la tristezza di non essere più padrone della città, tra i tanti precari che vivono sotto il tuo stesso tetto. Ci hanno tolto anche la speranza di gioire degli azzurri, che ai rigori contro la Germania hanno fatto la loro porca figuraccia e diciamolo anche lì il destino ci ha messo lo zampino in maniera negativa. Dove ti giri, gira male e per una sognatrice come me è difficile lasciarsi andare all’eterna bellezza della città, dovresti tapparti gli occhi per non vedere più, tapparti il naso e anche la bocca perché se dovessi dire tutto quello che penso farei evacuare la città in toto. La rabbia è un sentimento forte che anima in questo periodo i romani e gli italiani, spinti dal naufragio dei sentimenti e dalla passionalità dei loro intenti. Ovviamente parlo dei cittadini e non di chi spinge i bottoni del Palazzo, quelli hanno affondato la barca e continuano ancora ad affondarla per il bene dei loro interessi. L’Estate Romana è solo un pallido ricordo, ora anche le manifestazioni storiche sono state tolte e soppresse, pochi soldi e poca voglia di far divertire i romani, ma andare a zonzo per Roma era pur sempre un modo per far girare i soldi. Decidono per noi e fanno e disfano ogni cosa, mentre noi ogni giorno paghiamo le conseguenze dei loro sbagli e continuiamo a pagare tasse su tasse per sanare i debiti di altri. Possiamo e dobbiamo andare avanti, ma io la speranza l’ho lasciata dietro di me e la sindaca Virginia Raggi dovrebbe fare un miracolo per rendermi partecipe di un sogno a cielo aperto sulla città più bella del mondo.