Dal 15 dicembre va in scena al Sala Umberto, “Il bagno”, una seduta liberatoria da non mancare…

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Di Paola Aspri

Metti cinque donne sul palcoscenico in un testo al femminile e la scena si tinge non solo di rosa, ma prende connotazioni e sfumature di interesse universale. Se poi a tutto questo si aggiunge uno spazio piccolo e ristretto, ma che diventa liberatorio come “Il bagno”, il gioco è fatto. Il Sala Umberto si prepara ad accogliere durante le feste natalizie un gruppo di attrici importanti e dinamiche che diventano il fulcro del testo di Astrid Veillon, portato alla regia da Gabriel Olivares. Claudia Ferri, Amanda Sandrelli, Stefania Sandrelli, Elda Alvigini e Euridice Axen sono cinque donne che si ritrovano per una festa a sorpresa di compleanno e durante questa notte di follia, complice un luogo ristretto dove le confessioni sono inevitabili, si trovano ad affrontare le verità sull’amicizia, e sul privato. Un gioco sottile che prende corpo attraverso  riti femminili che hanno a che fare con un istinto primordiale, unito ad una viscerale rappresentazione di sé che il regista spagnolo ha voluto innescare da subito sulle sue protagoniste, quasi una reazione a catena per provocare inconsapevolmente qualcosa di cui non si è neanche a conoscenza. Una pièce prodotta dal coraggioso padrone di casa del Sala Umberto, Alessandro Longobardi, su suggerimento di Gianluca Ramazzotti, entrambi sempre pronti a nuove ed entusiasmanti esperienze.

Il testo è andato in scena un anno fa in Spagna con lo stesso regista spagnolo che nella sua terra è famoso.

Mi sono innamorato di questo testoafferma Olivaresche si mette al servizio delle donne in scena che creano l’opera stessa.”

Elda Alvigini è Lu, una donna che compie 40 anni e a cui viene fatta una festa a sorpresa dalle sue amiche.

Noi in scena ci amiamo, ci adoriamodichiara la AlviginiStefania Sandrelli poi ci ha messo in grado di lavorare con lei in tranquillità, si è messa a disposizione del gruppo. Noi attrici,  con i nostri caratteri abbiamo aggiustato il testo rendendolo congeniale alla drammaturgia di Gabriel.”

Amanda Sandrelli si trova a lavorare con sua madre, ma in scena lei non è la figlia di cotanta mamma nella vita.

Mi diverto ogni volta che entro in palcoscenicodichiara Amandalo trovo il gioco più bello del mondo. Io nello spettacolo sono l’amica più adulta delle quattro, una donna che ha poco tempo per divertirsi e che quando ne ha l’occasione si ubriaca subito spingendosi a bruciare le tappe perché ha poco tempo per lo svago

Stefania Sandrelli è al suo quarto appuntamento con il teatro.

La cosa speciale nel mio lavoro è condividere e il teatro rappresenta il nutrimento per me. Inoltre io faccio questo lavoro per l’attrazione che ho per le cose che scelgo. Nello spettacolo sono Carmen, una donna diversamente giovane, madre di Lu.”

Euridice Axen è in un ruolo di donna che vive a Berlino e spera di rimanere giovane per tutta la vita, affetta dalla sindrome di Peter Pan.

Noi attrici – afferma Euridice – ci siamo lasciate andare, abbiamo anche sbagliato ma senza vergogna, l’intento era quello di sperimentare il metodo di Gabriel per riuscire in maniera viscerale a far uscire il meglio di noi.”

Claudia Ferri, attrice di teatro è nel ruolo di Angela, l’organizzatrice del compleanno a sorpresa.

Io sono una donna molto educata ed altruista, un po’ per natura e un po’ per esigenze lavorative. Rappresento una persona che si tiene a galla con gli psicofarmaci

L’appuntamento con “Il bagno” è dal 15 dicembre al 10 gennaio, una seduta liberatoria che potreste provare anche voi…