“Stefania Rocca, una zia anticonformista per 'Scandalo', in scena al Teatro Eliseo”

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Di Paola Aspri

Un testo mai rappresentato prima quello di “Scandalo”, in scena in questi giorni al Teatro Eliseo. L’assunto porta la traduzione di Ippolito Pizzetti e la regia di Franco Però.  La commedia è di Arthur Schitzler che è un acuto osservatore della realtà di fine ottocento e mette in evidenza l’anticonformismo di certi personaggi che vanno a sconvolgere gli equilibri di chi vive di pregiudizi e conserva le regole pregiudiziali di una certa classe sociale. Anche in questo testo Schitzler travolge gli schemi della società e evoca così la crudezza di certi atti perpetrati da chi vuole mantenere uno status sociale e non intende rischiare di essere messo fuori da un certo micro universo. ELISEO_Opuscolo-TE_15x19cm_280515_WEB-1La famiglia è alla base di “Scandalo”, dove si affronta un tema spinoso, l’arrivo di una donna tenuta nascosta come relazione importante da un figlio che ora è in fin di vita. La donna in questione porta nella casa non solo la sua presenza fastidiosa per un certo mondo, ma anche un figlio frutto di un amore passionale contro tutto e tutti. Una tragedia che coinvolgerà ognuno, perché l’estranea suscita nella famiglia l’insofferenza e li costringe ad avere paura delle reazioni degli altri, minando le certezze e l’ambiente in cui si è sempre vissuti. Sul palcoscenico, Stefania Rocca, Franco Castellano, Astrid Meloni, Filippo Borghi, Adriano Braidotti, Federica De Benedittis, Ester Galazzi, Andrea Germani, Lara Komar, Riccardo Maranzana, Alessio Bernardi e Leon Kelmendi.

Luca Barbareschi, il coraggio e l’incoscienza per un “Teatro Eliseo” migliore

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Di Paola Aspri

Il coraggio e l’incoscienza sono le due qualità di Luca Barbareschi che il 29 settembre aprirà il Teatro Eliseo con una serata di Gala che decreterà la rinascita di un Teatro che diventerà il palcoscenico di tante realtà contemporanee._0000_1_UNA_TIGRE_DEL_BENGALACon “Una tigre del Bengala allo Zoo di Bagdad”, Barbareschi apre la stagione teatrale e darà il benvenuto alle istituzioni da un palco che non lo vede solo come padrone di casa, ma anche attore e regista dello spettacolo. L’originalità contraddistingue questo artista a tutto tondo che in un incontro dinamico, venerdì 11 settembre, ha voluto dichiarare ai giornalisti i progressi fatti all’interno dello storico teatro. “Su e giù per le scale”, poteva intitolarsi questa conferenza informale che l’ex politico ha tenuto alla presenza di tanta stampa. Lui da buon cicerone tra scatoloni, operai al lavoro, un cantiere ancora aperto, ha accolto con ironia e scaltrezza senza perdersi d’animo, infervorato dalla voglia di fare e dal desiderio di costruire quello che altri suoi illustri colleghi non hanno fatto. “Anche Benigni e Valsecchi dovrebbero adottare un teatro, loro che possono”, afferma Luca Barbareschi che non ha timore di parlare chiaro. Lui ha messo mano al portafoglio e ha staccato un assegno di 4 milioni e mezzo di euro per una gestione di 18 anni, senza chiedere niente alle istituzioni, invitandole a venire a vedere i progressi fatti. “Invito Matteo Renzi a venire, lui che vuole il tour dei 100 teatri.”
I lavori sono iniziati il 30 aprile e il restyling dei due teatri è quasi fatto. I camerini storici sono stati messi a lustro e all’antico splendore. Per mettere a norma l’impianto elettrico sono stati spesi un milione di euro.
Barbareschi non ha badato a spese e ha creato una sinergia per eventi con la Treccani, il Fai e Andrea Carandini per le lezioni di archeologia. Inoltre ci sarà la domenica in musica con L’Accademia di Santa Cecilia.
Nel 2018 il Teatro Eliseo compirà 100 anni e non sono mancate da parte dell’artista divertenti affermazioni, come quella dei due fantasmi registi presenti nei camerini, come a testimoniare che anche loro fanno fatica a lasciare il vecchio per il nuovo.
TEATRO-ELISEO_E-uno-spettacolo-365x250pxFra i tanti spettacoli in cartellone, “Grand Gruignol all’italiana” con Lunetta Savino per la regia di Alessandro D’Alatri, “Tradimenti” Con Ambra Angiolini e Francesco Scianna, per la regia di Michele Placido, “Scandalo” con Franco Castellano e Stefania Rocca, “Il grande dittatore” con Massimo Venturiello e Tosca, “Hanno tutti ragione” con Iaia Forte per la regia di Paolo Sorrentino, “Sei personaggi in cerca d’autore” con Gabriele Lavia.