Questa sera su Rai Movie, il pubblico trova in programmazione “The Tourist”. La regia porta la firma di Florian Henckel von Donnersmarck. Il cast stellare include Johnny Depp, Angelina Jolie, Paul Bettany, Timothy Dalton, Steven Berkoff e Rufus Sewell.
Dettagli e Sviluppo della Trama
Il film ha ottenuto 3 candidature ai Golden Globes. In Italia, The Tourist ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione ben 11,2 milioni di euro, con 1,9 milioni di euro nel primo weekend. Questo successo commerciale evidenzia l’appeal del progetto, malgrado le critiche miste.
Frank Tupelo, un professore di matematica del Wisconsin, intraprende un viaggio in Italia, cercando di superare una recente delusione sentimentale. Proprio in quel momento, la sua vita subisce una svolta radicale. Elise Ward, una donna estremamente affascinante, ma anche sotto il costante monitoraggio della polizia internazionale, appare nella sua esistenza.
Inizialmente, Frank crede che il loro incontro sia una pura casualità del destino. Tuttavia, Elise manovra l’ignaro professore. Di conseguenza, lo conduce nella lussuosa suite di un albergo veneziano, nominandolo suo ospite. In realtà, la donna coinvolge deliberatamente Frank in un vortice di eventi rischiosi. Pertanto, egli si ritrova presto intrappolato in una complessa rete di pericoli imprevisti, e in inseguimenti serrati per i canali di Venezia, oltre a appuntamenti con figure misteriose. A conti fatti, Frank diventa l’esca perfetta per un piano molto più grande.
Analisi Critica e Stilistica
Il debutto sul grande schermo della coppia Johnny Depp – Angelina Jolie risulta casto e giocherellone. La pellicola non concede nulla allo scandalo, forse proprio per lasciare l’eccesso fuori dallo schermo, nel campo dell’indicibile. Tuttavia, questa curiosa strategia compromette la resa complessiva del film, specialmente se confrontato con il surriscaldato *Mr. & Mrs. Smith*, con cui condivide diverse somiglianze tematiche.
Il regista Florian Henckel von Donnersmarck sembra dimenticare la profondità di *Le vite degli altri*, proponendo un intrattenimento leggero e sfarzoso. Egli ci propone una narrazione fatta di inseguimenti in motoscafo dietro una statuaria Jolie (quasi di cera) e un Depp che adotta una modalità recitativa che ricorda Charlot. Le altalenanti fasi preproduttive del film, comunque, lasciano spazio a qualche sospetto sull’effettivo divertimento del regista.
Si può invece eliminare ogni pregiudizio sulla compagine d’interpreti italiani, che offre una performance notevole. Tutti trovano il giusto spazio senza calcare sul clichè, a differenza di quanto accade nell’introduzione parigina, le cui esagerazioni fanno temere la comparsa di un personaggio macchiettistico come Clouseau. La direzione artistica tenta di richiamare lo stile delle sofisticate commedie giallorosa d’altri tempi, come *Caccia al Ladro* o *Sciarada*.
Nonostante ciò, il film mantiene la leggerezza di non prendersi mai troppo sul serio e include elementi di comicità, il cui intento spesso risulta ambiguo. Inoltre, si nota una chiara ispirazione al genere spionistico di *Bond*. Nondimeno, il vero nodo critico risiede nella confusione tra l’eleganza di realizzazione e l’eleganza degli elementi scenici (personaggi e ambientazioni). Il film privilegia drasticamente il secondo aspetto, immolando la prima. L’utilizzo della colonna sonora risulta fastidioso e controproducente. Sfortunatamente, molte sequenze d’azione mancano di mordente, e alcuni cliché narrativi fanno pensare a una sceneggiatura acerba.
