Questa sera va in onda su Mediaset Italia 2 il film “IT – Capitolo 2”, per la regia di Andy Muschietti con James McAvoy, Jessica Chastain, Isaiah Mustafa, Jay Ryan, James Ransone. In Italia al Box Office It – Capitolo 2 ha incassato 9,5 milioni di euro.
Ventisette anni sono passati dagli avvenimenti descritti nel primo capitolo. I ragazzi – componenti il club dei perdenti – che avevano affrontato l’orrore di Derry sono cresciuti e, benché intimamente segnati dall’esperienza, hanno in gran parte parte rimosso, piuttosto misteriosamente, quanto accaduto, cercando di vivere, con maggiore o minore successo, le proprie vite. Quasi tutti se ne sono andati dalla cittadina. Solo Mike è rimasto a presidiare la zona ed è proprio lui – l’unico a non aver dimenticato – a cogliere il segnale che l’orrore sta tornando, compiuto il suo ciclo vitale.
Per questo, per combattere il mostro, Mike contatta i vecchi amici e li richiama al patto che stipularono da ragazzi, perché solo loro possono concludere il lavoro che hanno iniziato.
Ciascuno di loro è colto nel pieno dei problemi quotidiani della vita, ma il richiamo è troppo forte e niente può impedire il ritorno a Derry. Per tutti, tranne che per uno, Stanley, che si toglie la vita.
Gli altri, tra ritrosie, ripensamenti e paure, affrontano di nuovo It. It – Capitolo 2 è il racconto del secondo round dell’incontro tra il gruppo dei perdenti e Pennywise, il clown malefico che abita i sotterranei di una tranquilla cittadina americana, come un cancro letale annidato all’interno del sogno americano nella sua accezione più pura, quella dei sani valori di una comunità apparentemente serena.
I protagonisti, invecchiati, hanno perso l’innocenza dell’adolescenza e sono stati forgiati dalle delusioni e dalle illusioni, dai successi e dagli insuccessi della vita. Però, a dimostrazione che certi legami – creati nella solidarietà di tempi delicati come quelli della giovinezza – non si allentano, ritrovano compattezza e amicizia andando incontro al loro destino.
La tematica è tipicamente kinghiana e Muschietti la affronta senza l’ispirazione poetica di Rob Reiner in Stand By Me – Ricordo di un’estate (altra materia di partenza, comunque), ma con un’apprezzabile sensibilità che consente di mantenerne il pathos pur in un contesto da horror spettacolare. I personaggi sono delineati in modo efficace, se non approfondito. Ciascuno di loro è definito attraverso aspetti significativi del carattere per favorire la differenziazione e stimolare l’interesse dello spettatore portandolo a interessarsi delle loro sorti.
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