Il labirinto del silenzio | questa sera su Rai 5

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Va in onda questa sera in prima tv su Rai 5 per la giornata della memoria “Il labirinto del silenzio”, un film del 2014 di Giulio Ricciarelli con Alexander Fehling. Johannes Krish, Johann Von B Low. Get Voss, Friederike Becht, Robert Hunger-Bhler, Hansi Jochmann, Andrè Szymanski, Christian Furrer. Il film è stato presentato in anteprima al Toronto International Film Festival ed è stato selezionato per rappresentare la Germania ai premi Oscar 2016 per il miglior film straniero, non entrando nella cinquina dei candidati. Il film è ambientato nel 1958 a Francoforte e dopo i tragici eventi della Seconda Guerra Mondiale, nessuno vuole ricordare i tempi del regime nazionalsocialista. Johann Radmann è un giovanissimo procuratore della neonata Repubblica Federale Tedesca, che solitamente è incaricato di risolvere casi di infrazioni stradali. Un giorno il giovane procuratore si imbatte in alcuni documenti portati dal giornalista Thomas Gnielka che aiuteranno a dare, il via al processo contro il professore Schulz, che ha prestato servizio ad Auschwitz e continua ad insegnare nella scuola elementare locale, nonostante le disposizioni di legge vietino la presenza di ufficiali SS nell’amministrazione dello Stato. Sul caso si solleva un notevole interesse e Radmann, con l’appoggio del procuratore generale Fritz Bauer, decide di espandere la ricerca indagando su tutte le persone che hanno prestato servizio come SS e hanno commesso crimini di guerra. Durante una festa organizzata da Gnielka, Radmann ha l’occasione di conoscere varie persone che avranno un peso nella sua vita. Incontra Marlene Wondrak, un’ex imputata in un processo da lui svolto tempo prima, di cui si innamora, e Simon Kirsch, un sopravvissuto ebreo, il quale ha conservato in una valigia dei documenti riservati con i nomi di alcune SS che prestavano servizio ad Auschwitz. Radmann e Gnielka entrano in possesso di questi documenti contro il volere di Simon Kirsch. Il giovane avvocato inizia ad interrogare gli ebrei sopravvissuti. Uno di essi è proprio Simon Kirsch che, titubante, racconta del medico delle SS Josef Mengele, detto anche “dottor morte”, il quale prestava servizio ad Auschwitz e aveva fatto delle piccole figlie di Simon le cavie per i suoi esperimenti. Venuti a conoscenza dei fatti, Radmann e Gnielka iniziano a dargli la caccia. Durante la ricerca Radmann e Gnielka riescono a far arrestare alcuni degli ex ufficiali delle SS, come Fritzsch, l’aiutante di campo di Rudolf Höss, primo comandante del campo di concentramento di Auschwitz, e Robert Mulka, suo aiutante. Mentre le indagini procedono con difficoltà, Radmann viene a sapere da sua madre che anche suo padre era un ufficiale del partito nazista. A ciò si aggiunge la notizia che Simon Kirsch è in ospedale e, insieme a Gnielka, gli fa una visita. Simon, viste le pessime condizioni di salute, chiede ai due amici di andare ad Auschwitz al suo posto e recitare il Kaddish per le sue figlie morte, ma Radmann rifiuta per concentrarsi sul lavoro. Radmann entra in una forte crisi di coscienza a seguito di tutte queste rivelazioni, finendo anche per rompere il suo fidanzamento con Marlene e consegnando le sue dimissioni da procuratore per andare a lavorare presso uno studio di un famoso avvocato di Francoforte. Ma presto si rende conto che non può abbandonare l’indagine al punto in cui è arrivato e si reca dal procuratore Fritz Bauer a ritirare le sue dimissioni. Riprende di nuovo le indagini e accetta il favore a Simon riuscendo a chiarirsi con Gnielka davanti al campo di concentramento. Ritornati a Francoforte, nel 1963 inizia il processo di Francoforte (o Secondo Processo di Auschwitz) che durerà fino al 1965.

Il labirinto del silenzio | trailer ufficiale

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