Good People | questa sera su Rai 4

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Questa sera su Rai 4 va in onda “Good People”, per la regia di Henrik Ruben Genz con Kate Hudson, Anick Wiget, Maarten Dannenberg, Waj Ali, Oliver Dimsdale.

Tom e Anna sono due americani trasferitisi a Londra e con non pochi problemi a livello economico. Un giorno scoprono in casa della persona a cui hanno subaffittato una stanza, morta per una overdose, un’ingente somma di denaro. Si tratta del frutto di una rapina effettuato ai danni di un pericoloso trafficante francese da una banda di crudeli spacciatori londinesi. Ora si tratta di decidere cosa fare del denaro.Chi frequenta i thriller non ha molto da scoprire di nuovo in una vicenda in cui una coppia in difficoltà (e con in più il desiderio di poter avere un figlio che non arriva) si appropria di denaro proveniente da un’azione criminosa, tirandosi inevitabilmente addosso l’attenzione di coloro i quali ritengono di averne molto più diritto. Sam Raimi aveva saputo narrarla con efficacia in Soldi sporchi. Quindi nulla di nuovo sotto la luce dei proiettori o dello schermo televisivo.Chi invece frequentasse il genere solo occasionalmente potrà trovare in questo film una discreta tensione che perde però di credibilità nelle ultime fasi in cui la sceneggiatura si dà un gran da fare per sistemare le cose. Lo script si basa su un romanzo di Marcus Sakey ma è Kelly Masterson (sceneggiatrice di un film come Onora il padre e la madre diretto da Sidney Lumet) che eccede, in particolare con il personaggio del detective. Sorprende anche un po’ che un attore attento a scegliersi i ruoli (oltre che a dirigere) come James Franco si sia fatto coinvolgere in pratica in un deja vu insieme a una partner anch’essa con una importante carriera alle spalle come Kate Hudson. Se Tom Wilkinson si carica sulle spalle il ruolo dolente di un investigatore di Scotland Yard che ha subito una perdita in ambito familiare causata da coloro che stanno dando la caccia alla coppia, è la presenza di Omar Sy che lascia ancor più dubbiosi.Chi lo considera l’erede francese di Eddie Murphy finirà con il chiedersi se non sta sperimentando un po’ troppo passando da un genere all’altro (Hollywood compresa) accettando anche, in questo caso, il ruolo di un cattivissimo con stuzzicadenti in bocca.

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