Nove lune e mezza | questa sera su Sky Cinema Romance

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Questa sera su Sky Cinema Romance va in onda “Nove lune e mezza”, per la regia di Michela Andreozzi con Claudia Gerini, Pasquale Petrolo, Giorgio Pasotti, Michela Andreozzi, Stefano Fresi

Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento, In Italia al Box Office Nove Lune e Mezza ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 844 mila euro e 382 mila euro nel primo weekend.Due donne di oggi, due sorelle, due modi diametralmente opposti di stare al mondo: Livia e Tina entrambe sulla quarantina, tanto unite quanto diverse. Livia è una violoncellista bella e sfrontata, dall’anima rock. Modesta, detta Tina, è un timido vigile urbano che ha messo da parte la laurea per il posto fisso. Entrambe hanno un compagno: Livia convive con Fabio un osteopata dolce e carismatico, Tina con Gianni un collega ordinario e intollerante. Livia difende da sempre la sua posizione di donna che non desidera avere figli, mentre Tina tenta da anni di restare incinta, senza risultato: quando Tina, dopo tanti tentativi inizia a perdere la testa, Livia, consigliata dall’amico ginecologo, l’audace Nicola, decide di portare avanti una gravidanza per lei. Michela Andreozzi passa con un esito più che positivo dall’altra parte della macchina da presa e dirige un film che si inserisce con grande naturalezza nel filone della commedia (anche degli equivoci) ma lo fa con un’originalità del tutto personale. Avere figli potrebbe comportare l’esigenza di ridurre le proprie ambizioni professionali, di ‘sacrificare la carriera’, in quanto chi è chiamato a giudicare il rendimento professionale di una persona non vedrebbe di buon occhio il benché minimo segnale di fedeltà separate. E, cosa più dolorosa di tutte, avere figli significa accettare tale dipendenza separatrice di fedeltà per un tempo indefinito, assumere un impegno irrevocabile e a tempo indeterminato, senza alcuna clausola ‘fino a ulteriore notifica’ annessa; il tipo di obbligo che mal si confà alla politica della vita liquido-moderna e che quasi tutti evitano accuratamente nelle loro altre manifestazioni di vita”.

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