Bentornato Presidente | questa sera su Cine34

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Questa sera su Cine34 va in onda il film “Bentornato Presidente”, per la regia di Giancarlo Fontana, Giuseppe Stasi con Claudio Bisio, Sarah Felberbaum, Pietro Sermonti, Paolo Calabresi, Guglielmo Poggi.

Il film ha ottenuto 2 candidature ai Nastri d’Argento, In Italia al Box Office Bentornato Presidente! ha incassato 1,5 milioni di euro. Sono passati otto anni dalla sua elezione al Quirinale e Peppino Garibaldi vive il suo idillio sui monti con Janis e la piccola Guevara. Peppino non ha dubbi: preferisce la montagna alla campagna… elettorale. Janis, invece, è sempre più insofferente a questa vita troppo tranquilla e soprattutto non riconosce più in lui l’uomo appassionato, di cui si era innamorata, e che voleva cambiare l’Italia. Richiamata al Quirinale, nel momento in cui il Paese è alle prese con la formazione del nuovo governo e appare minacciato da oscuri intrighi, Janis lascia Peppino e torna a Roma con Guevara. Disperato, Peppino non ha scelta: tornare alla politica per riconquistare la donna che amava. La squadra è cambiata. Alla regia non c’è più Riccardo Milani e Janis non è più Kasia Smutniak. Al loro posto ci sono Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi e Sarah Felberbaum. La qualità della proposta resta però immutata. Per diversi motivi. Innanzitutto perché bisogna chiedersi quanti siano gli attori italiani in grado di passare in un battito di ciglia, come Claudio Bisio sa fare, da una totale purezza di sguardo al brillare dell’idea acuta e pungente. Peppino Garibaldi non può non essere così. È come se avesse interiorizzato il monito evangelico: “Siate prudenti come serpenti e semplici come colombe”.La semplicità sta alla base del suo vivere ma sa esercitare all’occorrenza la prudenza astuta del serpente. È quanto gli accade anche in questa occasione. Vuole riconquistare l’amore di Janis e finisce per ritrovarsi al centro di altri interessi, non tutti cristallini, anzi. La materia prima per l’atto secondo è stata fornita a Fabio Bonifacci Nicola Giuliano (produttore/soggettista in questa occasione) da ciò che è accaduto (e ancora accade) in Italia dal 4 marzo 2018 in poi.

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