Captain Philips – Attacco in mare aperto | questa sera su Rai Movie

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Questa sera su Rai Movie va in onda “Captain Philips – Attacco in mare aperto”, per la regia di Paul Greengrass con Tom Hanks, Barkhad Abdi, Barkhad Abdirahman, Faysal Ahmed, Mahat M. Ali.

Il film ha ottenuto 6 candidature a Premi Oscar, 4 candidature a Golden Globes, 9 candidature e vinto un premio ai BAFTA, 6 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature a SAG Awards, Il film è stato premiato a AFI Awards. In Italia al Box Office Captain Phillips – Attacco in mare aperto ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 1,6 milioni di euro e 775 mila euro nel primo weekend. Nel 2009 il capitano Richard Phillips lascia la sua famiglia nel Vermont per guidare la nave porta container USA Maersk Alabama dall’altra parte del mondo. In acque extraterritoriali, il suo bastimento viene però attaccato da un manipolo di pirati somali, armati e pronti a tutto, e Phillips viene rapito, in cerca di riscatto.Serve a poco che i pescatori somali chiamino il personaggio di Tom HanksIrish” anziché yankee: il film si nasconderebbe dietro un dito se non desse per evidente e garantito che quello che racconta è un attacco alla ricchezza battente bandiera americana da parte di un gruppo di poverissimi, ricattati da un locale signore della guerra e dunque in qualche modo “obbligati” a recitare la parte dei cattivi e a posizionare Hanks e i suoi in quella degli eroi. Ma non è questo il punto, o meglio è solo il punto di partenza.Greengrass si trasferisce dal ventre dell’aereo United 93 a quello di una nave che porta soccorsi umanitari, ma la sostanza non cambia, e non solo perché si tratta della ricostruzione di una storia vera, ma soprattutto perché, se là era la fine ad essere nota, qui lo è in qualche modo la premessa. Il governo americano non abbandona i suoi cittadini (è una morale che torna sempre più spesso nei film hollywoodiani degli ultimi anni), foss’anche uno solo, e non importa quali e quanti costi umani e militari questo comporti. La cavalleria arriverà e quella somala potrebbe allora tradursi in un’altra missione suicida, ma -ancora una volta- l’abilità cinematografica di Greengrass sta tutta nel saper creare, tra due estremi noti, una tensione che non lascia scampo.

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