Prima serata 71esimo Festival di Sanremo | Troppa retorica

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Ieri sera la prima serata del 71esimo Festival di Sanremo su Rai 1 ha lasciato un po’ di amaro in bocca, probabilmente le sedie vuote del Teatro Ariston hanno ricordato il momento che stiamo passando, un deserto costretto da una situazione paradossale ma reale, la pandemia ci ha costretto a limitare gli entusiasmi e le emozioni e a vivere degli eventi importanti a distanza.

Così Amadeus e il divertente e imprevedibile Fiorello hanno fatto del tutto per far pensare che fosse una serata normale, ma qualcosa non è andato. Momenti di noia si sono alternati a momenti di euforia e Fiorello che girava con il prode conduttore tra le poltrone vuote parlando a loro come se fossero viventi ci ha fatto capire che la genialità unita ad un po’ di demenzialità è una buona cura alla pandemia che ci rende tristi e impauriti. La scenografia di Gaetano e Chiara Castelli è molto bella, molto cinematografica, un po’ astronave del futuro, è “avvolgente”, come promesso. Riempie lo studio e gli occhi ed è certamente importante come il suo evento. L’ingresso in scena di Fiorello ad apertura è con una cover rock di Grazie dei fiori, indossa un mantello ricoperto di fiori, Fiorello ironizza “è l’accappatoio di Achille Lauro… Pesa ventuno chili”. La vera sorpresa è stata Zlatan Ibrahimovic, 1,95 di calciatore che ha messo sul banchetto sia Amadeus che Fiorello per annunciare una canzone in gara, ha giocato a fare l’autorevole direttore artistico al posto di Amadeus, mettendo in ridicolo ma come gag per rendere demenziale il momento di ascolto. Matilda De Angelis, la nuova promessa italiana internazionale, che è stata scelta come amante di Hugh Grant nella serie tv campione di ascolti “The Undoing – Le verità non dette”, è stata spigliata, capace anche di fare un duetto inconsueto con Fiorello con il brano “Ti lascerò” e ha trattato male da copione Amadeus, il conduttore per ogni stagione che si adatta a qualsiasi situazione. Immensa e irraggiungibile Loredana Bertè, il suo stile controverso e le sue canzoni firmate da Ivano Fossati sono sempre un vanto per la nostra musica italiana, la Bertè rimane l’alter ego italiano di Tina Turner ed è un fiore all’occhiello per la nostra Italia, quando intona “Non sono una Signora”, fa venire i brividi ed è un inno per le morti di femminicidio che a fine performance la Bertè ricorda con forza. Tredici i campioni che si sono esibiti ieri e grazie alla giuria demoscopica arriva una prima bozza di classifica. Ricordiamo il regolamento. Quattro giurie decideranno il vincitore del Festival 2021la giuria demoscopicala giuria della sala stampa, tv, radio e webi musicisti e i coristi dell’orchestra del Teatro Ariston e il pubblico da casa tramite il televoto. Nelle prime due serate di esibiscono 13 campioni per volta e la classifica parziale sarà stilata solo dalla giuria demoscopica. Nella terza serata i 26 campioni si esibiranno in cover di brani storici della canzone italiana, esibizioni che saranno votate dall’orchestra e dai coristi e faranno media con le classifiche delle prime due serate. Venerdì 5 marzo entra in campo la giuria della sala stampa che giudicherà la seconda esibizione dei 26 big mentre nella serata finale di sabato 6 marzo si apre il televoto. La somma ponderata dei vari giudizi determinerà l’esito della competizione. Unica nota stonata tra le canzoni in gara il brano di Francesco Renga con “Quando trovo te”, che non riesce a convincere ed è assolutamente incomprensibile. Da risentire la canzone di Gigi D’Alessio cantata da Arisa, “Potevi fare di più”, in quanto la brava cantante era sottotono con la voce, forse è l’emozione che ha giocato dei brutti scherzi. Tra le rivelazioni delle nuove proposte che merita la vittoria è Folcast con “Scopriti”, la sua voce è uguale a quella di Alex Baroni e fa venire i brividi alle prime strofe.  Questa sera la seconda serata del Festival ci proporrà altre quattro nuove proposte e altri dodici/tredici big, in quanto Irama è in dubbio per via del test molecolare. Amadeus questa sera sarà affiancato da Elodie e Fiorello.

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