Una vita da gatto | questa sera su Twenty Seven

Standard

Questa sera va in onda su Twenty SevenUna vita da gatto”, per la regia di Barry Sonnenfeld con Kevin Spacey, Jennifer Garner, Robbie Amell, Cheryl Hines, Mark Consuelos.  In Italia al Box Office Una vita da gatto ha incassato nelle prime 2 settimane di programmazione 983 mila euro e 685 mila euro nel primo weekend. 

Tom Brand è un magnate multimilionario animato da ambizioni gigantesche: l’ultima è la costruzione del grattacielo più alto di Manhattan, che deve a tutti i costi superare quello rivale di Chicago. Nel suo delirio di onnipotenza Tom non si accorge della dedizione, a lui e alla sua azienda, del figlio di primo letto David, né ha tempo per frequentare Rebecca, la ragazzina nata dal secondo matrimonio con la paziente Lara. Quando si accorge di aver dimenticato di comprare un regalo per l’undicesimo compleanno di Rebecca, Tom chiede alla figlia cosa voglia e lei sventuratamente risponde: “Un gatto”. Nonostante odi i gatti, Tom per quieto vivere acconsente, ma appena acquistato il pelosissimo Mister Fuzzypants dall’enigmatico proprietario del negozio di animali Felix Perkind, il magnate ha un terribile incidente che getta il suo corpo in un coma profondo. Lo spiritaccio di Tom è però transitato all’interno di Mister Fuzzypants, il quale da quel momento non farà altro che cercare di farsi riconoscere da moglie e figli al di là delle sembianze feline.Spacey è circondato da un cast di insopportabile melensaggine, a cominciare dalla moglie (Jennifer Garner) e la figlia (Malina Weissman) per proseguire con una serie di figure stereotipate che non rendono giustizia al fondo di (amara) verità che sottende le interpretazioni di Spacey (per quasi tutto il film in voce fuori campo: possiamo solo immaginare il suo timbro caratteristico dietro il pur valido doppiaggio italiano) e di Christopher Walken nei panni di Felix Perkind. Peccato perché le sequenze iniziali, con un lancio di paracadute da cartone animato, facevano sperare in un’esecuzione originale che facesse dell’artigianalità di mezzi la marcia in più del racconto.
Così com’è, Una vita da gatto resta un gradevole film per famiglie che non sa spingere sull’acceleratore della comicità surreale promessa dalla produzione “autoriale” francese e dal talento di Sonnenfeld e Spacey.

Commenti

Commenti