Sanremo 2019 | quarta serata | Motta insieme a Nada vince la serata dei duetti

Standard

La serata dei duetti è senza dubbio quella più interessante dal punto di vista spettacolare.

Ad esibirsi sono stati tutti i 24 cantanti in gara. Ad aprire la serata Federica Carta e Shade  con Cristina D’Avena. Cantano “Senza farlo apposta”. Il brano è rimasto sostanzialmente identico alle altre serate senza nessun arrangiamento creato per l’occasione.

Successivamente a salire sul palco sono Motta e Nada che cantano “Dov’è l’Italia”. La cantante livornese dà un quid in più al brano.

Terzi in scaletta Irama con Noemi. Cantano  “La ragazza con il cuore di latta” le due voci, entrambi belle, non si amalgamano al meglio nel duetto proposto.

È il momento del “superospite”. Arriva sul palcoscenico dell’Ariston Luciano Ligabue. Si esibisce con uno dei suoi più grandi successi: “Urlando contro il cielo“. E poteva mancare il duetto con il direttore artistico? Ovviamente no. I due, omaggiando Guccini, cantano “Dio è morto”.

Riprende la gara. Patty Pravo e Briga che insieme a Giovanni Caccamo cantano “Un po’ come la vita”. Un arrangiamento che rallenta troppo la canzone facendone perdere il senso.

Arrivano i Negrita con Enrico Ruggieri e Roy Paci. Un’esibizione sottotono quella de “I ragazzi stanno bene”.

Tocca a Il Volo con il violinista Alessandro Quarta. I virtuosismi del violinista danno un apporto positivo al brano “Musica che resta”.

Successivamente è la volta di Arisa e Tony Hadley con “Mi sento bene”. Un momento teatrale, sembra quasi un musical di alto livello grazie alle coreografie dei Kataklò.

É il momento di Mamhood e Gue Pequeno. Cantano “Soldi”. Il rapper interviene solo nel ritornello.

Ghemon con Diodato e i Calibro 35 arrivano successivamente e si esibiscono con il brano “Rose viola”.

Francesco Renga canta con Bungaro “Aspetto che torni”. Ad accentuare la bellezza del brano Eleonora Abbagnato e Friedemann Vogeche incantano con un passo a due.

Ultimo e Fabrizio Moro duettano con “I tuoi particolari”. Ultimo, favorito alla vittoria, canta con il vincitore dello scorso anno.

Elegante l’esibizione di Neri Marcorè e Nek che si esibiscono con “Mi farò trovare pronto”.

Boomdabash e Rocco Hunt con i Musici Cantori di Milano in “Per un milione”. Nulla di troppo entusiasmante.

Arrivano gli Zen Circus e Brunori Sas. Cantano una versione riarrangiata di “L’amore è una dittatura”.

Paola Turci e Beppe Fiorello cantano “L’ultimo ostacolo”. Una coppia ben amalgamata che ha colpito per l’eleganza e la delicatezza.

Seguono Anna Tatangelo e Syria. Un duetto molto interessante, le voci di Syria e della Tatangelo si amalgamano bene insieme.

Gli Ex-Otago cantano con Jack Savoretti cantano “Solo una canzone”. Il cantautore britanno canta due strofe in inglese.

Arrivano  Enrico Nigiotti con Paolo Jannacci e il disegnatore Massimo Ottoni. Malgrado lo spettacolo la canzone rimane debole.

É il momento più atteso. Arrivano Loredana Bertè e Irene Grandi due cantanti rock che insieme avrebbero dovuto infiammare la platea. Purtroppo l’esibizione della Grandi è stata notevolmente sotto le due capacità.

Di seguito arrivano Daniele Silvestri con Manuel Agnelli e Rancore. Cantano “Argentovivo”. L’apporto stilistico di Agnelli dà potenza e atmosfera ad un brano che già avevamo imparato ad apprezzare.

Arrivano EinarSergio Sylvestre e Biondo. Per un attimo è sembrato di stare alla reunion di Amici. Cantano “Parole nuove”.

Claudio Bisio introduce Simone Cristicchi ed Ermal Meta che cantano “Abbi cura di me”. Un bel pezzo che Ermal Meta ha contribuito a valorizzare.

Livio Cori e Nino D’Angelo con i Sottotono interpretano “Un’altra luce”.

Achille Lauro e Morgan ultimi ad esibirsi con il brano “Rolls Royce”.

Vincono la serata dei duetti Motta e Nada con “Dov’è l’Italia” mentre il pubblico in platea non è d’accordo.

Commenti

Commenti