Al Teatro Brancaccino “Molto sudore per nulla” di e con Ketty Roselli

Standard

C’è uno spettacolo che più di ogni altro prende lo spettatore per il vizio di spassarsela. In “Molto sudore per nulla”, in scena al Teatro Brancaccino fino al 2 dicembre l’attrice Ketty Roselli, che ha scritto e diretto il testo, riesce a catturare l’attenzione con l’artificio della parola e delle situazioni che di volta in volta inventa con il suo inesauribile repertorio. Un repertorio che viene da tanta esperienza fatta sul campo del palcoscenico, ma anche della radio  e dalla televisione (“Ruggito del Coniglio”, Zelig Lab). Lo spettacolo è un one woman show, dove l’incredibile Ketty si veste di tanti personaggi che sono le tante donne che ci sono in ognuno di noi, un po’ come rivedersi in un film della vita, fatto di momenti memorabili, ma anche di tic, manie e piccoli inganni che sono il senso comune del vivere. Eccoci così di fronte ad un’attrice che lascia il segno, amante di Monica Vitti (aveva fatto un precedente spettacolo su di lei) e da cui s’ispira in tante donne che veste, mostrando anche spezzoni in tempo reale dei suoi film e delle sue battute migliori (come in “Amore mio Aiutami”). Niente è lasciato al caso e l’improvvisazione è qualcosa di costruito e non casuale. Ad accompagnarla al pianoforte è il maestro Antonio Nasca, bravissimo nel contraltare musicalmente con gli sketch dell’attrice, mettendo a punto dei pezzi musicali memorabili, come “It’s Wonderful” di Paolo Conte che introduce all’amore con la A maiuscola, quell’amore che Ketty in scena rappresenta in donne confuse e maltrattate da uomini distratti e violenti, ma la vita è vita e va raccontata in tutte le sue sfaccettature, con ironia e quel pizzico di sarcasmo che la protagonista mette abbondantemente, facendo ridere di gusto gli spettatori, che prende di petto quando deve far leva sulle emozioni dell’individuo. C’è anche il sesso, tema dominante di una buona parte dello spettacolo, quello inventato  dalla fantasia delle donne in cerca dell’uomo perfetto che non esiste e quello del fai da te, dei toys, con cui la nostra Ketty gioca in scena come fosse l’elemento imprescindibile del nostro quotidiano. L’esagerazione di una comica e versatile interprete è nel copione e non delude, perché le donne sanno essere drammatiche, comiche ed esasperate. Alla fine di “Molto sudore per nulla” si è soddisfatti e ampiamente ripagati dall’esuberanza di una artista che non si risparmia. Bravo anche Antonio Nasca che oltre ad accompagnarla musicalmente, fa da spalla divertente in alcuni momenti. Da vedere.

Commenti

Commenti