Superquark puntata del 9 agosto in Thailandia

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Si andrà ancora in Thailandia, nei luoghi dove la natura trova il modo di convivere con gli uomini, nella regione detta la “ciotola di riso della nazione”, e dove esistono luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, con la settima puntata di “Superquark”, il programma di Piero Angela, in onda mercoledì 9 agosto, alle 21.15, su Rai1.

Nel cuore di Bangkok c’è un’oasi di verde in mezzo al trambusto della città: il Lumpini Park, e anche qui si manifesta questo speciale rapporto tra l’uomo e la natura. Infatti, chi passeggia tranquillamente e chi decide di schiacciare un sonnellino all’ombra degli alberi lo fa in compagnia di enormi varani d’acqua che frequentano tranquillamente il parco.

Sono carnivori, ma raramente attaccano l’uomo. Alla fine della stagione delle piogge, il Golfo di Thailandia brulica di vita e arriva ad approfittare di questa abbondanza un “grosso” pescatore, la balenottera di Bryde, in puntata si potrà vedere la sua tecnica di pesca molto particolare. Si approderà poi a Zurigo dove un gruppo di ricercatori studia come identificare i casi di tumore alla prostata in cui l’intervento può essere evitato senza rischi. Ne parleranno con Barbara Gallavotti e Daniela Franco.

E poi “ritorno al futuro” con i computer quantistici. Che cosa succederà quando i programmi di intelligenza artificiale gireranno sui computer quantistici, che sono migliaia di volte più potenti di quelli di oggi? Giovanni Carrada e Giulia De Francovich sono andati a Mountain View, nella Silicon Valley, per chiederlo a una delle più grandi società che stanno cercando di costruire questi computer del futuro.

Si andranno poi a scoprire i “segreti” di “Un posto al Sole”, la più longeva e popolare fiction Rai: ormai vicini al traguardo delle 5000 puntate, in onda da oltre 20 anni, ascolti, sulla terza Rete della Rai, intorno ai due milioni e mezzo di spettatori. Come funziona la macchina produttiva capace di sfornare 250 nuovi episodi da mezz’ora ogni anno? Dalle parole ai fatti: molto spesso non si comunica con le parole, ma con i movimenti del corpo.

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