Barbara Foria in scena al Teatro Sala Umberto con “Volevo una cena romantica…e l’ho pagata io”

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A quante donne è capitato di pagare la cena e di rimanere deluse da chi credevano fosse un principe azzurro. Donne cresciute con il mito del principe, ci ritroviamo quasi sempre di fronte ad un rospo che non aspira a diventare un’elegante nobile. Barbara Foria in “Volevo una cena romantica …e l’ho pagata io”, racconta come una cena con un fatidico sconosciuto accalappiato su Badoo, possa diventare un’attesa senza fine, perché l’uomo in questione non arriverà mai, ma giungeranno i suoi promettenti sms che illudono la donna. Barbara Foria in un locale semivuoto, denominato “Lo scoglione” è seduta ad un tavolo dove a farle compagnia sono i suoi pensieri incentrati sul rapporto tra uomo e donna.

Racconta di donne sull’orlo di una crisi di nervi in cerca di una perfezione che non è di questo mondo per piacere all’uomo che il più delle volte si accontenta della sua pacifica normalità. “The woman in red” invidia la sicurezza maschile che si cela il più delle volte anche in una bruttezza esteriore, ma che non lo preoccupa più di tanto. L’uomo non chiede rassicurazioni sul suo aspetto alla compagna o moglie, la donna lo pretende e pretende una risposta che la appaghi anche se la sua fisicità crolla. Insomma la Foria se non ci fosse bisognerebbe inventarla, perché dal niente costruisce una montagna di parole che provocano ilarità e buon umore. La sua autenticità incalza e prende di mira il pubblico, coinvolto dalle disamine caustiche e veritiere della partenopea di “Colorado”. Un monologo che ogni sera si rinnova e che prende spunto dal pubblico, Barbara impone un ritmo dialettico anche a chi assiste alla sua maratona comicale, è un fiume in piena e quando il sipario si chiude lei vorrebbe portarsi a casa ogni spettatore che ha risposto positivamente al suo humour. Il finale del “one woman show” è lasciato ad una voce importante come quella di Pino Insegno, che è l’uomo misterioso che non arriverà mai, ma che si scuserà del mancato appuntamento, raccontandone delle belle da buon mentitore. Alla Foria non resta che pagarsi la cena da sola, ovviamente sul palcoscenico.  Il testo è di di B. Foria
D. Ceva, M. Rossi, G. Ricciardi.

La regia accurata è di Claudio Insegno. Da vedere al Teatro Sala Umberto fino al 14 maggio.

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