Al Salone Margherita "Processo a Pinocchio"

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Di Paola Aspri

E’ certamente originale nel suo genere “Processo a Pinocchio”, scritto e diretto da Andrea Palotto. Pochi giorni, fino al 3 maggio al Salone Margherita per godersi uno psicocommedia noir a carattere musicale, che trova spunto dal più grande bugiardo di tutti i tempi per regalare al pubblico una nuova versione del Pinocchio di Collodi. In questo caso Pino, interpretato da uno scoppiettante interprete come Cristian Ruiz, già dall’inizio sembrerebbe il colpevole più attendibile della morte dello psicoterapeuta Salvatore Grillo, ma ci sono tanti risvolti esistenziali nella vicenda di Pino, che lasciano per un bel po’ irrisolto il mistero del cadavere ucciso a colpi di martello.
L’interesse è concentrato sui caratteri che si accompagnano al nostro Pinocchio, personaggi un po’ inquietanti, ognuno a suo modo sopra le righe che evidenziano le loro trasgressioni ed eccessi. Madre, amante, fidanzata, fidanzato denunciano la vera personalità di Pino e ad osservare il tutto, uno psicologo morto che parla e argomenta come se fosse nel mondo dei vivi, consigliando e cercando di mettere ordine nel caos esistenziale del suo paziente Pino.
La storia è originale, diversa dal solito, ma tanta diversità non è chiarificata a dovere, perché la trama risulta frammentata e i tanti allacci con il trascorso e pezzi di vita, portano lo spettatore a perdersi e a non capire del tutto la scrittura di Palotto, certamente innovativa e giocata sui doppi sensi, ma poco concentrata a rendere visibile il protagonista che solo alla fine rivelerà la sua natura da maniaco omicida, inconsapevole dei tanti cadaveri che hanno attraversato il suo cammino.
Ripeto non male per un giovane demiurgo che ha diretto anche discretamente un gruppo di attori tutti in parte e dotati di una buona vocalità, fiore all’occhiello per un musical dove le canzoni hanno la loro primaria importanza. Danilo Brugia, conosciuto al grande pubblico per “Centovetrine” nel ruolo di Salvatore Grillo è bravissimo e si accompagna alla versatilità di un veterano interprete di musical come Cristian Ruiz. Debora Boccuni, Elena Nieri, Nadia Straccia e Claudio Zanelli sono eccezionali nel dare vita alle loro eccentriche esternazioni. Le musiche sono di Marco Spatuzzi e al pianoforte Federico Zylka. La produzione esecutiva è di Massimo Natale. Da vedere.

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