Al Teatro Anfitrione: “Tutti pazzi per mamma”

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Di Paola Aspri

La mamma non passa mai di moda, è un valore aggiunto e inestimabile, soprattutto nella famiglia italiana. Partendo da questo presupposto Luciana Frazzetto ha voluto a tutti i costi il testo di Luca Giacomozzi con la super regia del suo compagno artistico e di vita Massimo Milazzo e ha traghettato sul palcoscenico del Teatro Anfitrione “Tutti pazzi per mamma”. Gli ingredienti drammaturgici ci sono tutti per far decollare una commedia che sotto la lingua a ruota libera della Frazzetto prende connotazioni brillanti e imprevedibili. Marisa alias Luciana è una donna che ha rinunciato per il suo uomo alla carriera di attrice e ad un certo punto della sua esistenza cede alla crisi di mezza età, riconsiderando ciò che si era lasciata alle spalle. L’occasione si sa fa l’uomo ladro e in questo caso la donna cede alla tentazione di trasformare in toto la sua quotidianità, pur con sensi di colpa da mamma e da moglie. A rendere divertente lo spettacolo non è solo la Frazzetto che incalza ad ogni piè sospinto sull’accelleratore dell’ironia, ma anche Gianni Franco, un irresistibile marito in pigiama, indolente, pigro, sessuomane telefonico che si appoggia psicologicamente come un figlio alla moglie chioccia, un ritratto ben evocato dalla verve dell’attore avvezzo al palcoscenico. Il Bamboccione figlio, è un bravissimo Andrea Dianetti, con la passione per gli animali in estinzione, che non vuole staccarsi dalla casa e dai suoi privilegi da adulto non cresciuto. A completare il gruppo Roberta De Roberto, una sorpresa gradita nel gruppo di interpreti, puntuale e perfetta nell’affiancare la straripante recitazione degli altri, nei panni della fidanzata del bamboccione, che soffre di una grave forma di alitosi con conseguenti catastrofiche nella comunicazione con la suocera. E’ inutile dire che i divertenti siparietti sono frequenti e improvvisi, inevitabili con la deflagrante recitazione della protagonista che porta con disinvoltura la sua prosperosa fisicità, trasferendola anche alla dinamicità attoriale. La regia di Massimo Milazzo è come sempre il fiore all’occhiello delle commedie della Frazzetto, una guida essenziale per evitare che l’attrice faccia tante parti in commedia, data la sua abilità al trasformismo dialettico. Si replica fino all’8 marzo.

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