“Che tempo che fa”, questa sera su Rai1 Fabio Fazio e il suo carnet di ospiti big

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Che tempo che fa di nuovo ai nastri di partenza questa sera, ma non è più Rai 3 il suo contenitore abituale, è Rai 1 ad ospitare questa trasmissione diventata un cult della Rai. Al timone sempre Fabio Fazio, conduttore ligure che dopo mesi di polemiche per il suo compenso è sotto osservazione. Continua a leggere

I fantasmi di Portopalo su Rai1 il 20 e il 21 febbraio

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La nuova fiction di Rai 1 con protagonista Beppe Fiorello ha come titolo “I fantasmi di Portopalo” una mini-serie prodotta da Picomedia ispirata al libro di Giovanni Maria Bellu che racconta il naufragio avvenuto in Sicilia nel 1996. Continua a leggere

Puntata extra questa sera su Rai1 per “Cavalli di battaglia” con Renato Zero come superospite

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Quarta puntata di “Cavalli di battaglia” che non era prevista, ma la Rai dato il successo delle serate ha voluto farne una continuazione per dare al pubblico uno show del sabato sera pieno di ospiti illustri e di tradizione. Continua a leggere

Al Teatro Golden: …E la musica mi gira intorno con Maurizio Casagrande

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Di Paola Aspri

Maurizio Casagrande in veste di artista poliedrico per “…E la musica mi gira intorno”. Questa volta il regista e attore che ha contribuito alla verve attoriale di Vincenzo Salemme in tanti film, prova la strada musicale per cimentarsi in qualcosa di inedito  cui non eravamo abituati a vederlo. 23042013.DSC_5028Il suo spettacolo, scritto insieme a Francesco Velonà, è un mix di emozioni musicali che tratteggiano il percorso esistenziale di Casagrande partendo dagli esordi infantili, quando ancora non era in grado di capire cosa avrebbe fatto da grande. Un debutto può creare a volte anche qualche piccolo impaccio e al grande Maurizio è capitato di farsi prendere dalla confusione del momento per poi riprendersi alla perfezione tra un aneddoto e l’altro, narrando i suoi primi turbamenti sentimentali, accompagnandoli a brani memorabili che rimangono fissi nella memoria. Si va zig zagando musicalmente, quasi un carosello napoletano che si adatta perfettamente alla dinamicità del protagonista, chiamato a interpellare se stesso e anche il suo duo di vocalist Mariateresa Amato e Roberta Andreozzi, puntuali nel ricordare musicalmente i momenti salienti, partendo dagli anni “50”, anni in cui i genitori di Maurizio Casagrande (tra cui il grande Antonio) si conobbero per arrivare agli anni “60” e al tormentone de “Viva la pappa col pomodoro” e alla Rita Pavone Yè- Yè. Poi il rockettaro Casagrande esplode con un mix di brani cari a quei tempi, artisti che hanno fatto grande la storia del rock internazionale, dai Deep Purple, a Led Zeppelin. Poi gli anni “80” dove a bordo di una “Uno Bianca”,  Casagrande ha la sua passione più grande per una ragazza che non esita ad essere molto aperta con tutti, rischio del fatto di essere un batterista e di non attirare a quei tempi la ragazza romantica. Sulle note di “Andamento lento” l’artista napoletano ricorda gli attimi veraci passati con una fidanzata un po’ leggera. e.. la musica mi gira intorno 1Poi arriva l’amore in chiave musical con Zucchero e con “Diavolo in me” esplode il ciclone partenopeo che inventa passi improbabili e situazioni machiettistiche, il tutto non dimenticando l’attore. Gli sketch, gli scoop esistenziali e storie che ci assomigliano vanno a braccetto con il brio della musica, ravvivato dalle incursioni di un tecnico “animale” che tenta di smontare a parole e con le azioni la rappresentazione in essere. Tra Casagrande e il bravo Peppe Fiore è uno spasso continuo, tra cadute di stile e strafalcioni del tecnico che tenta di mettere il becco dappertutto disturbando l’equilibrio del protagonista. Inutile dire che il poliedrico interprete muove con abilità una rappresentazione non di genere, squilibrata già dal primo quadro, ma nelle corde di un andamento partenopeo che porta a una improvvisazione voluta e ragionata. Da vedere. Al Teatro Golden fino al 17 aprile.

Sanremo 2016: la finale tra polemiche e colpi di scena

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La 66esima edizione del Festival di Sanremo si chiude con la vittoria degli Stadio con “Un giorno mi dirai” contro le previsioni iniziali che vedevano al primo posto Giovanni Caccamo e Deborah Iurato con “Via da qui” e, invece,  sono arrivati terzi preceduti da Francesca Michielin con “Nessun grado di separazione”.sanremo-stadio

Una botta al cerchio ed uno alla botte, tradizione ed innovazione con i beniamini dei talent show per un Sanremo che non vuole scontentare nessuno, ma che tra i grandi esclusi fa prevalere Dolcenera, Arisa e Noemi che hanno dato il meglio di loro con canzoni significative. Non è detto, però che i trionfatori siano quelli più ascoltati, spesso e volentieri accade il contrario.

Le radio daranno risalto più ai pezzi radiofonici e non a quelle trionfatrici. La vera vincitrice, però è stata Virginia Raffaele che nell’ultima serata ha presentato se stessa e non più il clone di un personaggio famoso ed ha regalato anche nella versione naturale una grande “performance”per menzionare il suo prossimo spettacolo che toccherà Ravenna già il prossimo 15 febbraio.

1400x787x160213-221907_to130216spe_1087_0.JPG.pagespeed.ic.89r9yW0xS3 Ha ballato con Roberto Bolle come una provetta ballerina sulle note de “La notte vola” di Lorella Cuccarini. Bolle non si è perso d’animo, non aveva vicino Carla Fracci ma Virginia e l’ha fatta volteggiare tra le sue braccia come solo un Etoile sa fare.

Tanti gli ospiti  Renato Zero che ha emozionato tutti, forse si è dilungato un po’ troppo facendo di un’esibizione un concerto. Willy William cantante giamaicano che ha vinto da poco il World Music Awards con “Ego” ha spezzato la suspense della finale. Poi Guglielmo Scilla aka Willwoosh che partendo da YouTube è riuscito ad essere protagonista dell’ultima fiction “Baciato dal sole“. Beppe Fiorello sul palco dell’Ariston ha ricordato Domenico Modugno e pezzi del suo spettacolo cult.

sanremo-ascoltiQuesto sarà il Festival ricordato per la delusione di Miele per essere stata scalzata all’ultimo dalla finale, per la sconfitta dei Dear Jack esclusi dai 20 big in gara e la gioia di Irene Fornaciari nell’essere stata ripescata quando sarebbe stato meglio ripescare Neffa tra i 5 Big in zona rossa.

Nel complesso i più bravi in assoluto sono stati Carlo Conti e Virginia Raffaele. Carlo Conti è stato un conduttore eccezionale coadiuvato dalla classe e dalla facilità di presa che ha sul pubblico,  Virginia per essere una trasformista e imitatrice fuoriclasse. I valletti Gabriel Garko e Madalina Ghenea hanno dato un bel vedere di se stessi, ma l’ultima sera Gabriel Garko poteva evitare di indossare la giacca bianca poichè sembrava un cameriere.

Uno smoking nero con l’eccentricità del farfallino rosso sarebbe andato meglio, nonostante tutto evviva il Festival, nonostante perché i 3 artisti che sono arrivati sul podio non mi sono piaciuti, Dolcenera con il suo sound avrebbe meritato di essere almeno nelle prime tre posizioni.